Dopo le polemiche Libero l'eroe di Hotel Ruanda, condannato per terrorismo

SDA

25.3.2023 - 09:28

L'eroe di Hotel Rwanda Paul Rusesabagina  in una foto del 2020.
L'eroe di Hotel Rwanda Paul Rusesabagina in una foto del 2020.
EPA

Da direttore di albergo a eroe del lungometraggio hollywoodiano ‹Hotel Ruanda›, ispirato alle sue gesta durante il genocidio del 1994, da oppositore del leader ruandese Paul Kagame condannato nel 2021 a 25 anni di carcere per terrorismo a uomo di nuovo libero dopo che la sua pena è stata rivista «per ordine presidenziale».

25.3.2023 - 09:28

È già un altro film il caso di Paul Rusesabagina, che ha destato preoccupazione in ambito internazionale e tra gli attivisti.

La comunicazione del suo prossimo rilascio, che dovrebbe avvenire sabato prossimo, è stata affidata alla portavoce del governo ruandese, Yolande Makolo, che ha comunque precisato che la decisione non equivale all'estinzione della condanna per «crimini gravi» sui quali c'è consenso unanime.

Dietro la mossa di Kigali c'è l'importante ruolo di Stati Uniti e Qatar nel «creare le condizioni per il dialogo» sulla vicenda, ha poi tenuto a precisare la portavoce.

A stretto giro dall'annuncio ufficiale, giunto il giorno dopo la partenza di Kagame da Doha, è arrivata la conferma dal ministero degli Esteri del Qatar sulla liberazione di Rusesabagina, che volerà prima a Doha e dopo negli Stati Uniti. «La procedura per il suo trasferimento in Qatar è in corso», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri qatarino.

Polemiche sulla condanna

Meno di due settimane fa il presidente ruandese si era detto impegnato a risolvere il caso giudiziario dopo le polemiche sulla condanna di Rusesabagina. Se i sostenitori del 68enne avevano denunciato un processo farsa pieno di irregolarità, i familiari avevano espresso timori per il deterioramento del suo stato di salute temendo potesse morire in carcere, mentre per l'amministrazione statunitense l'eroe di 'Hotel Ruanda' era stato «ingiustamente detenuto».

Al proposito, il governo di Kigali ha dichiarato che la decisione in merito al destino di Rusesabagina «è il risultato del desiderio condiviso di reimpostare i rapporti tra Usa e Ruanda», come ha detto su Twitter Stephanie Nyombayire, addetta stampa di Kagame. Nel tweet si aggiunge che questa mossa, che non nega la condanna, potrebbe essere revocata in caso di reiterazione dei reati e che gli stretti rapporti tra Ruanda e Qatar hanno rappresentato un fattore «chiave» per la risoluzione del caso.

A Rusesabagina è stato attribuito il merito di aver salvato circa 1.200 persone mentre era direttore d'albergo a Kigali durante il genocidio del 1994 tra le etnie Tutsi e Hutu. In cento giorni morirono circa 800mila persone, principalmente Tutsi ma anche Hutu moderati.

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