New YorkAbusi sessuali, il principe Andrea spera nell'archiviazione del caso
SDA
5.1.2022 - 07:45
Gli avvocati del principe Andrea, accusato di abusi sessuali, hanno chiesto martedì a un giudice di Manhattan l'archiviazione del caso. L'accusa invece chiede delle prove degli alibi forniti dal figlio di Elisabetta II.
05.01.2022, 07:45
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Spera in una archiviazione il principe Andrea, dopo l'udienza davanti al giudice distrettuale di Manhattan Lewis Kaplan nella causa intentagli dalla 38enne Virginia Giuffre, che lo accusa di averla sessualmente abusata per tre volte quando da minorenne gli era stata presentata dal defunto finanziare Jeffrey Epstein e dalla sua fidanzata Ghislaine Maxwell.
«Avrete la mia decisione molto presto», ha promesso il magistrato, che probabilmente si prenderà qualche giorno per esaminare le richieste contrapposte, prolungando i timori dell'intera casa reale britannica per le possibili ripercussioni del caso.
La difesa ha chiesto l'archiviazione
La difesa del duca di York ha chiesto l'archiviazione dell'azione legale sostenendo che l'accordo segreto da 500'000 dollari stipulato in Florida tra Epstein e Giuffre nel 2009 – reso pubblico lunedì – protegge anche il reale.
«Giuffre ha rinunciato ai suoi diritti di fare causa quando ha firmato l'accordo e toccato i soldi di Epstein», ha spiegato uno dei legali, Andrew Brettler, nell'udienza in teleconferenza.
L'obiezione dell'accusa
Gli avvocati dell'accusatrice invece hanno obiettato che il principe non è «coperto» da quell'intesa perché non lo cita e perché «non ne aveva neppure conoscenza nel 2009».
Tutto ruota quindi intorno all'interpretazione dell'accordo, che esonera da ogni responsabilità «seconde parti e qualsiasi altra persona o entità che potrebbe essere stato incluso come potenziale imputato».
I legali del principe non hanno dubbi ma il giudice sembra di sì, tanto da aver detto che Epstein potrebbe aver voluto garantire la più larga immunità possibile o quella più ristretta.
Messi sul tavolo altri argomenti
La difesa del figlio della regina Elisabetta ha addotto comunque altri argomenti: la vaghezza delle accuse, l'incostituzionalità della legge di New York che ha consentito alla donna di denunciare gli abusi dopo tanti anni, l'età del consenso (17 anni per New York), il difetto di giurisdizione essendo Giuffre residente in Australia.
La controparte è andata all'attacco chiedendo molte prove sui viaggi del principe nel 2009 insieme ad Epstein e sui suoi due alibi: l'aver accompagnato la figlia in pizzeria nel giorno della prima presunta violenza e la sua incapacità di sudare, come invece ricorda la donna quando ballò insieme a lui nel Tramp nightclub di Londra.
Se il giudice farà procedere la causa, il processo potrebbe tenersi in autunno.