Cifra recordAll'asta l'opera di Antonio Ligabue per oltre 344 mila euro
SDA
24.5.2022 - 18:18
È stato aggiudicato alla cifra record di oltre 344 mila euro l'olio su tavola di Antonio Ligabue «Leopardo con serpente» tra i lotti all'incanto all'asta primaverile di arte moderna e contemporanea di Aste Bolaffi, che si è svolta a Torino il 19 e il 20 maggio.
Keystone-SDA
24.05.2022, 18:18
24.05.2022, 18:22
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Eguagliata la massima quotazione messa a segno nel 2019 da uno dei celebri autoritratti dell'artista.
«L'opera, usata anche come copertina del catalogo d'asta – commenta l'amministratore di Aste Bolaffi, Filippo Bolaffi – non ha tradito le attese, anzi. Sono particolarmente orgoglioso che (...) abbia eguagliato il record mondiale per un'opera di questo emblematico artista. Dopo gli straordinari risultati già ottenuti con altri grandi maestri italiani, quali Alighiero Boetti e Carla Accardi, la vendita di questo iconico Ligabue rappresenta per noi un ulteriore stimolo a diventare la casa d'aste di riferimento anche per la grande arte moderna italiana».
Tra gli altri top lot dell'asta si segnalano la serigrafia di Roy Lichtenstein Art&Industry II del 1969, aggiudicata a 22'500 euro, oltre tre volte la base d'asta, l'opera di Hans Hartung P.M. 1961 – 43, venduta a 17'500 euro, e una selezione di coppette in ceramica smaltata di Fausto Melotti, acquistate complessivamente per 42 mila euro.
L'artista
Figlio di poveri emigrati italiani, Ligabue nasce a Zurigo nel 1899, dove dà ben presto segni di ritardo mentale e quindi di vero e proprio squilibrio, tanto da essere ricoverato in manicomio.
Le autorità svizzere decidono infine di disfarsi di lui e nel 1919 lo accompagnano alla frontiera di Chiasso. I carabinieri italiani lo prendono in consegna e, visto che il padre è originario di Gualtieri, lo portano lì nell'agosto 1919.
L'impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. Ligabue parla solo tedesco e, dopo aver sperato invano di poter rientrare in Svizzera, si rassegna.
I primi dipinti, nei quali traspare il grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere, risalgono alla fine degli anni '20, periodo, tra l'altro, in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati.
La fama di questo pittore comincia a diffondersi e gli esperti che vedono le sue opere, tra cui Cesare Zavattini, riconoscono in lui un grande artista in assoluto e non limitato all'ambito «naif», come poteva far pensare il suo dipingere assolutamente istintivo.