Ambiente Australia: il clima è la maggiore preoccupazione

ATS

9.5.2019 - 11:12

Il cambiamento climatico preoccupa gli australiani. Nell'immagine d'archivio uno scorcio di Sydney.
Il cambiamento climatico preoccupa gli australiani. Nell'immagine d'archivio uno scorcio di Sydney.
Source: KEYSTONE/EPA AAP/BIANCA DE MARCHI

Gli australiani giudicano il cambiamento climatico la maggiore minaccia agli «interessi vitali» del Paese, ponendolo per la prima volta in cima alla lista delle preoccupazioni, secondo l'ultima della serie di rilevazioni dell'ente demoscopico Lowy Institute.

Nell'ultimo sondaggio di 2130 adulti condotto in marzo, il 64% ha indicato che il cambiamento climatico è «una minaccia critica», un balzo di sei punti percentuali rispetto a un anno prima. La proporzione è quasi uguagliata dalla minaccia di cyber-attacchi da altri paesi e ha distaccato al 61% il terrorismo internazionale e al 60% il programma nucleare nordcoreano.

«Quella del cambiamento climatico è diventata preoccupazione molto più diffusa», ha detto la responsabile delle rilevazioni Natasha Kassam. «La siccità, le interruzioni di corrente, sono cose che toccano la vita delle persone».

A pochi giorni dalle elezioni federali del 18 maggio, il sondaggio della Lowy è l'ultimo finora a indicare che gli elettori sono sempre più preoccupati delle minacce del clima, motivati da eventi meteo estremi come inondazioni estive nel nord tropicale del continente e siccità estese nelle regioni temperate meridionali. Secondo dati dell'Ufficio di Meteorologia, l'Australia ha avuto l'estate più calda mai registrata nel 2028/19 di quasi un grado, e i primi quattro mesi di quest'anno sono stati i più caldi dal 1910.

Nella campagna elettorale in corso il governo conservatore di Scott Morrison ha chiesto che l'opposizione laburista dichiari i costi delle sue politiche climatiche, che includono l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 del 45% rispetto ai livelli del 2005. Per contrasto, la coalizione di governo propone un investimento di tre miliardi di dollari (1,9 miliardi di euro) per raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi sul clima, di riduzione del 26% – un livello che per circa metà sarebbe coperto dal previsto surplus di crediti guadagnati durante il periodo del protocollo di Kyoto.

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