Delitto di Erlach Confermato l'internamento per l'assassino della piccola Doris Walker

zc, ats

9.7.2021 - 14:13

Rimarrà in internamento l'uomo che nel settembre del 1989 strangolò la piccola Doris Walker (10 anni) durante la festa della vendemmia di Erlach (BE). Il tribunale cantonale bernese ha infatti respinto il ricorso dell'ora 53enne.
Rimarrà in internamento l'uomo che nel settembre del 1989 strangolò la piccola Doris Walker (10 anni) durante la festa della vendemmia di Erlach (BE). Il tribunale cantonale bernese ha infatti respinto il ricorso dell'ora 53enne.
Keystone

Rimarrà in internamento l'uomo che nel settembre del 1989 strangolò la piccola Doris Walker (10 anni) durante la festa della vendemmia di Erlach (BE). Il tribunale cantonale bernese ha infatti respinto il ricorso dell'ora 53enne.

zc, ats

Il tribunale regionale del Giura-Seeland aveva deciso all'inizio del 2020 che l'uomo doveva ancora essere tenuto in internamento. La corte si era basata su un rapporto psichiatrico, in base al quale gli anni di terapia non avevano avuto alcun effetto e l'uomo era ancora ad rischio molto alto di recidiva per reati violenti e sessuali.

L'interessato sosteneva invece di aver fatto progressi in terapia e che non ci fosse più rischio di una sua recidiva. Ha commesso il reato quando era giovane. E allora era una persona diversa da quella che è adesso, ha dichiarato. «Nel 2007, ho scontato la mia pena per intero, eppure sono ancora dietro le sbarre», ha osservato.

Per il suo crimine l'uomo era stato condannato a 16 anni di prigione nel 1991. Dopo aver scontato la pena è stato sottoposto a una misura di terapia stazionaria, che è stata prolungata più volte. Vive sempre nel penitenziario di Thorberg, situato una decina di chilometri a nord-est di Berna.

La tesi della difesa non ha retto

La difesa aveva chiesto la liberazione condizionale per un periodo di prova di cinque anni e un trattamento ambulatoriale. La suprema corte cantonale ha invece optato per la decisione dell'istanza inferiore.

Fino a qualche anno fa, l'uomo aveva riconosciuto di essere un pedofilo, aveva collaborato alla terapia e ottenuto alcuni successi parziali, anche se modesti. Poi, dal 2014, ha negato la sua pedofilia e il suo grave disturbo della personalità. E non ha più collaborato adeguatamente alla terapia, sottolinea l'alta corte nella sentenza odierna. Con il senno di poi – aggiunge il tribunale cantonale – le autorità avrebbero probabilmente potuto ordinare l'internamento prima.

Il misfatto di Erlach

L'uomo era già stato condannato nel 1987 per incendio doloso e atti sessuali con bambini. Nel settembre 1989 approfittò di una licenza di uscita di prigione per commettere il misfatto di Erlach, che allora commosse tutta la Svizzera. È poi stato condannato dopo aver confidato il crimine a un compagno detenuto.

Il dramma risale al 24 settembre del 1989, quando si erano perse le tracce della piccola Doris Wlaker mentre era con la sorella durante una festa della vendemmia a Erlach, sul lago di Bienne, alla quale la bimba di 10 anni era andata in compagnia dei genitori. Subito era stata intrapresa una vasta battuta di ricerche, con l'impiego di 800 uomini e di elicotteri. Appelli erano stati lanciati tramite i mass media, e la polizia cantonale bernese aveva appositamente creato per il caso una squadra di una ventina di investigatori. Ma le ricerche non avevano dato alcun frutto.

Finché il 17 ottobre il cadavere di Doris Walker era stato rivenuto da un agricoltore in un campo di granturco, poco lontano dalla campeggio sul lago di Bienne dove soggiornavano i genitori della piccola. Era stato accertato che la bimba era stata uccisa lo stesso giorno della sua scomparsa. Non sembra che il crimine abbia avuto uno sfondo sessuale, poiché è stato accertato che la bambina aveva ricevuto un colpo sulla testa ed era stata strangolata.