Esposizione d'arte Biennale, Leone d'oro alle artiste maori

SDA

20.4.2024 - 12:30

Mataaho Collective ha vinto a Venezia.
Mataaho Collective ha vinto a Venezia.
Keystone

Il Leone d'Oro 60esima a edizione della Biennale di Venezia è andato a Mataaho Collective, formato dalle artiste maori Bridget Reweti, Erena Baker, Sarah Hudson e Terri Te Tau.

Keystone-SDA

«Ringraziamo Adriano Pedrosa per aver fatto parlare tante voci queer e indigene in questa Biennale, è importante avere una piattaforma di espressione a Venezia» hanno dichiarato le artiste, dedicando il premio «alle nostre famiglie, che hanno lavorato sodo per farci arrivare qui».

A ricevere il Leone d'argento è stata la nigeriana Karimah Ashadu.

I Leoni alla carriera sono andati a due donne, Anna Maria Maiolino e Nil Yalter. «Dedico questo Leone alla pace nel mondo, di cui abbiamo bisogno»: così l'artista turca Nil Yalter, pioniera del movimento femminista globale, ha ringraziato il curatore della Biennale di Venezia, Adriano Pedrosa. «Il Leone d'oro conferisce il suo contributo nelle arti visive e sul tema dell'immigrazione» ha dichiarato Pedrosa. L'altro Leone è stato consegnato ad Anna Maria Maiolino, nata in Calabria ed emigrata in Brasile. «L'arte è un'avventura dell'anima e ci ho sempre creduto» ha commentato Maiolino, dedicando il premio «all'arte brasiliana».

Per la prima volta nella storia della Biennale di Venezia, un'artista trans e non bianca ha ricevuto una menzione d'onore. Si tratta dell'artista argentina La Chola Poblete. «Spero di riuscire ad aprire altre porte in modo che altre persone come me – ha detto – possano conquistare spazi e liberarsi dalle etichette».

La seconda menzione è andata all'artista 87enne di origine palestinese Samia Halaby, pioniera dell'arte digitale. La menzione speciale per la partecipazione nazionale è andata alla Repubblica del Kossovo. Il padiglione migliore è stato quello dell'Australia.