Lugano Casa della Letteratura: intervista a Fabiano Alborghetti

sifo, ats

7.10.2021 - 15:58

Fabiano Alborghetti, presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana è anche scrittore e promotore culturale.
Fabiano Alborghetti, presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana è anche scrittore e promotore culturale.
Keystone

La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, inaugurata a Lugano nel marzo 2019, si iscrive nella rete di case letterarie presenti in Svizzera, a Zurigo e Ginevra. Keystone-ATS ha visitato quella luganese e intervistato il suo presidente Fabiano Alborghetti.

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La creazione della Casa della Letteratura è stata inizialmente promossa dall'associazione Autrici ed autori della Svizzera (AdS). Alla sua testa, in qualità di presidente, vi è lo scrittore e promotore culturale Fabiano Alborghetti che afferma «già nel 2016-2017 abbiamo cominciato a gettare le basi per una potenziale struttura». Ne è poi «uno studio di fattibilità sul territorio nel 2018», prosegue.

La Casa si situa a Lugano nella Villa Saroli, stupendo edificio del XXesimo secolo appartenente alla Città, ed è diretta da Laura Spertini, unica dipendente. Dalla sua apertura nel 2019, ha avuto un grande successo «in ogni fascia d'età», dice soddisfatto il presidente. «Siamo presenti tutto l'anno, al contrario di altre realtà come i festival che aprono e chiudono», afferma.

«Noi andiamo a prendere quei tipi di scrittura o traduzione o interventi critici che per una somma di ragioni in altri festival non trovano spazio», prosegue.

Gli eventi della Casa

Alborghetti afferma che il 2021 si concluderà in bellezza con un evento dedicato allo scrittore ticinese Alberto Nessi, che ha festeggiato 80 anni lo scorso anno.

Il programma di eventi è deciso dalla Commissione di programmazione, che propone un tema e organizza da 10 a 12 incontri, indica Alborghetti. Quello del 2021 si intitola «di fronte», attorno al quale ruotano i diversi invitati, scrittori svizzeri che rappresentano le quattro lingue nazionali nonché scrittori italiani.

Sono infatti numerosi gli eventi in italiano, francese o ancora in tedesco. Il prossimo incontro si tiene questa sera ed è dedicato alla traduzione di due autori vodesi, Jacques Chessex e Philippe Jaccottet. «A parlarne saranno proprio i traduttori, non soltanto capiamo così le figure dei due autori, ma anche il processo di traduzione», spiega Alborghetti.

Ci si chiederà ad esempio «Quanto pesa al traduttore o meno una traduzione precedente?». Interverranno Annalisa Izzo, traduttrice di Chessex, e Cristian Rossatti, traduttore di Jaccottet. L'incontro sarà moderato da Anne-Marie Jaton.

Vi sono poi eventi organizzati in concomitanza «con altre organizzazioni culturali sul territorio» precisa Alborghetti.

La rete di case della letteratura

Il 16 ottobre la Casa ospiterà un evento organizzato assieme in concomitanza con Literaturhaus di Zurigo per la serie «Cari Vicini», creata da quest'ultima nel 2003 con il sostegno della Fondazione Oertli e che funge da scambio letterario tra le diverse regioni linguistiche della Svizzera.

Questo era inizialmente previsto per il 2020 ma a causa della pandemia è stato rinviato, precisa Alborghetti che accoglierà per l'occasione «la straordinaria autrice» Ilma Rakusa e Anna Ruchat, già vincitrice del Premio svizzero di letteratura nel 2019.

La collaborazione con la Literaturhaus è iniziata già nel 2019. «Pian piano iniziamo a creare questa andata ritorno costante Ticino-Zurigo», indica il presidente.

Per quanto riguarda la Maison Rousseau et Littérature (MRL) di Ginevra, Alborghetti precisa di averla contattata lui stesso proponendo una collaborazione. Una tavola rotonda avrebbe dovuto tenersi nel 2020 ma è poi stata annullata. «Nel frattempo loro stavano terminando i lavori di ristrutturazione e hanno appena riaperto e ora riprendiamo i contatti» indica, precisando di voler questi contatti.

La Casa della Letteratura ha inoltre varato il programma «Il vicino Ticino» che scova le opere di autori ticinesi tradotte in francese e tedesco per poi presentarle ai festival nella Svizzera tedesca e francese, «il tutto in lingua locale» precisa il presidente.

«Il Canton Ticino ha forse una delle offerte culturali più vaste pro capite rispetto anche alle aree germanofone», afferma Alborghetti, «Ma se ci sono vuol dire che c'è richiesta».

Alborghetti scrittore

Oltre a presiedere la Casa della Letteratura su base volontaria, Alborghetti cura una collana di poesia per Gabriele Capelli Editore, tra cui cita «la prima versione tradotta delle poesie di Janet Frame» autrice neozelandese «nota soprattutto per il film 'Un angelo alla mia tavola', tratto dalle sue autobiografie», precisa.

Alborghetti è inoltre co-curatore di una collana di poesie in Cile, fa «tradurre autori per riviste nel mondo» ed è scrittore: nel 2018 con il romanzo in versi «Maiser» si aggiudica il Premio svizzero di letteratura.

Per gestire queste attività in parallelo Alborghetti afferma di aver «imparato ad essere profondamente organizzato». «Quando devo scrivere per esempio accade che io mi svegli alle tre del mattino, continuando a scrivere fino a mezzogiorno o le due o tre del pomeriggio», indica.

A marzo 2022, uscirà per Gabriele Capelli Editore la raccolta di racconti «I corpuscoli di Krause» che Alborghetti precisa di «aver assemblato negli anni», un progetto «completamento diverso da quello fatto finora». Il fil rouge di questo piccolo libro è «l'incertezza, la paura e il desiderio di varcare queste due polarità», prosegue. I temi sono svariati e si basano sugli interessi dello stesso autore, che spaziano dalla fisica quantistica all'archeologia.