InchiestaCBD mai provato da 3 svizzeri su 4, over 60 i più interessati
nide, ats
19.7.2023 - 12:14
Poco meno di 3 svizzeri su 4 non hanno mai usato prodotti legali contenenti cannabidioli (CBD) e la ragione principale è che non ne avvertono il bisogno.
Keystone-SDA, nide, ats
19.07.2023, 12:14
19.07.2023, 12:19
SDA
Il 30% dei partecipanti over 60 a uno studio condotto sul territorio elvetico si è detto propenso a provare articoli di tale genere nel prossimo anno.
Secondo un'inchiesta effettuata dall'agenzia di marketing e inchieste di mercato zurighese LINK pubblicata oggi, quanto detto sopra è meno plausibile per gli svizzeri tra i 30 e i 44 anni di età: solo il 5% si immagina di provare prodotti a base di CBD nei prossimi dodici mesi.
Il deterrente principale, come detto, è quello dell'assenza di necessità (per il 76% dei partecipanti all'inchiesta), ma gli svizzeri che non hanno mai provato cannabidioli temono anche l'insorgere di una dipendenza dalla sostanza (26%), nonché ne temono potenziali effetti collaterali (24%).
Per quanto riguarda le persone che li usano o li hanno già usati, lo studio ha raccolto dati circa i motivi principali che portano all'assunzione del CBD. La classifica vede al primo posto sia i disturbi del sonno sia la mitigazione del dolore (16% per entrambi). Secondi, a pari merito (13%), troviamo il benessere/umore e l'alleviamento dello stress.
La graduatoria differisce per il Ticino: il 31% degli svizzeri di lingua italiana vede nel fatto di combattere lo stress il motivo principale per cui ha assunto o assume cannabidioli. Per il 16% è invece la facilitazione del sonno.
I consumatori valutano diversi criteri prima di procedere all'acquisto. Quelli più importanti sono i seguenti: la qualità del prodotto (fatto più importante per il 64% di chi fa uso di cannabidioli), la sua provenienza svizzera (45%), nonché il tipo e la modalità d'assunzione del preparato (38%). Solo al quarto posto troviamo il prezzo (37%), mentre la marca è il criterio più importante per solo il 5% degli intervistati.
Per il sondaggio sono state interpellate 1611 persone tra i 18 e i 79 anni di età delle tre regioni linguistiche principali.