Gravi le accuse nei loro confronti Smantellata la rete del boss della mafia turca: 19 arresti, alcuni dei quali in Svizzera

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22.5.2024 - 12:20

Immagine d'illustrazione
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EPA/CLAUDIO GIOVANNINI

Con un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone di origine turca, ma che vivono in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, la Procura di Milano ha smantellato una rete criminale guidata dal presunto boss della mafia turca Baris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara. 

22.5.2024 - 12:20

Secondo informazioni del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) perquisizioni domiciliari sono state effettuate nei cantoni di Argovia e Zurigo.

Il MPC ha indicato a Keystone-ATS di aver effettuato le perquisizioni domiciliari nell'ambito di una richiesta di assistenza giudiziaria proveniente da Milano con il supporto della polizia federale (fedpol) e delle polizie cantonali di Zurigo e Argovia.

Secondo l'agenzia di stampa italiana Ansa tra le accuse nei confronti dei 19 turchi anche banda armata con finalità di terrorismo, attentato terroristico e omicidio. Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari (gip) milanese Roberto Crepaldi è stato eseguito all'alba, da centinaia di poliziotti coordinati dall'antiterrorismo milanese.

Gravi le accuse nei loro confronti

Sono accusati – sempre secondo Ansa – di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un'associazione con finalità terroristiche e a commettere attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi «micidiali» e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Boyun, che sostiene di essere un perseguitato politico di origini curde, è stato prelevato da un'abitazione di Viterbo da una task force congiunta di forze dell'ordine italiane e Interpol. Si sospetta che la sua rete sia coinvolta nell'ingresso di migranti attraverso la rotta Balcanica, omicidi e nell'organizzazione di attentati, sia in patria sia in Europa.

Le operazioni – precisa l'agenzia di stampa italiana adnkronos – sono state svolte grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate nei confronti del gruppo criminale e a complessi servizi di osservazione e pedinamento svolti sul territorio italiano con uno scambio informativo tramite Interpol, polizia di Stato e polizia turca del Kom.

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