Fondatore di TelegramPerché Pavel Durov è volato a Parigi nonostante il mandato d'arresto?
Tobias Benz
27.8.2024
Ha fondato l'equivalente russo di Facebook nonché il servizio di messaggistica Telegram, e sostiene di essere il padre biologico di 100 bambini. Nonostante un mandato di arresto, sabato Pavel Durov è volato a Parigi e ora è in prigione.
27.08.2024, 18:27
28.08.2024, 17:45
Tobias Benz
Hai fretta? blue News riassume per te
Pavel Durov, fondatore del servizio di messaggistica Telegram, è stato arrestato a Parigi nella serata di sabato 24 agosto.
Il multimiliardario si è arricchito fondando diverse società e una propria criptovaluta.
Oltre alla cittadinanza russa, Durov ha anche quella francese.
Recentemente, Durov ha dichiarato su Telegram di essere il padre biologico di oltre 100 bambini.
Il motivo per cui Durov sia volato a Parigi nonostante ci fosse un mandato d'arresto nei suoi confronti rimane per il momento un mistero.
Dopo il suo arresto, avvenuto sabato in Francia, il fondatore del servizio di messaggistica Telegram Pavel Durov rimane in custodia di polizia.
Nonostante il mandato di arresto, il 39enne ha comunque deciso - a sorpresa - di volare a Parigi ed è così stato fermato all'aeroporto di Le Bourget, vicino alla capitale.
Il motivo per cui il controverso e oscuro multimiliardario sia partito dall'Azerbaigian alla volta della Francia rimane ancora un mistero. L'uomo era ovviamente a conoscenza del fatto che era stato emesso un mandato di arresto nei suoi confronti.
Telegram è infatti stato a lungo accusato di non prendere sufficienti provvedimenti contro i discorsi d'odio e altre attività illegali. La procura di Parigi ha inizialmente rifiutato di commentare il caso.
Niente carne, niente alcol, ma... ben 100 figli
Il nativo di San Pietroburgo è diventato famoso quando ha sviluppato il social network VKontakte (VK), un equivalente russo di Facebook. In seguito a controversie con le autorità di Mosca, però, ha venduto VK e ha fondato il servizio di messaggistica Telegram insieme al fratello.
Dopo aver rifiutato di fornire al servizio segreto russo FSB i dati degli utenti in relazione alle proteste contro il Cremlino nel 2014, Durov ha dovuto lasciare il Paese e alcuni anni dopo si è stabilito a Dubai, dove pare abitasse attualmente.
Nonostante la controversia con il Governo guidato da Vladimir Putin, Telegram viene ora utilizzato molto attivamente dal Cremlino come mezzo di informazione nella guerra in Ucraina. Anche lo stesso Durov scrive regolarmente sul suo servizio di messaggistica: il suo canale è seguito da oltre undici milioni di utenti.
Il 39enne sostiene di condurre una vita solitaria e di astenersi dal mangiare carne e dal bere alcol e caffè. Alla fine di luglio ha dichiarato di essere il padre biologico di oltre 100 bambini in dodici Paesi diversi grazie a donazioni di sperma.
La rivista economica statunitense «Forbes» stima la fortuna di Durov a oltre 15 miliardi di dollari. Ha anche lanciato la sua criptovaluta, chiamata «Toncoin».
«Silenzio assoluto» sulla cittadinanza francese
Oltre alla cittadinanza russa, Durov possiede anche quella dell'arcipelago caraibico di Saint Kitts e Nevis e, dal 2021, anche quella francese che secondo il «Guardian» gli è stata concessa con una procedura opaca, sulla quale il Governo francese mantiene «il più stretto silenzio».
Tuttavia, prima del suo arresto a Parigi sabato sera, era stato emesso un mandato di cattura nei suoi confronti, in relazione a indagini preliminari su accuse di frode, traffico di droga, bullismo online, criminalità organizzata e promozione del terrorismo. Durov in sostanza è accusato di non aver fatto abbastanza per evitare che il suo servizio di messaggistica venisse utilizzato per scopi criminali.
Non è quindi chiaro perché il 39enne abbia deciso di volare comunque a Parigi.
L'uomo non si è ancora espresso su Telegram e la sua azienda si è limitata a scrivere, attraverso un comunicato stampa, che Telegram rispetta tutte le norme vigenti, compresa la nuova legge digitale DSA, che mira a garantire una repressione più coerente dei contenuti e delle attività illegali sulle grandi piattaforme online.
Durov, si legge anche nel testo, non aveva «nulla da nascondere» e viaggiava spesso in Europa. Inoltre, è «assurdo» ritenere una piattaforma o il suo proprietario responsabili dell'uso improprio del servizio da parte di terzi.
L'ambasciata russa in Francia ha già preso in carico il caso, secondo una dichiarazione del Ministero degli Esteri di Mosca citata dall'agenzia di stampa statale russa Tass.
Le autorità francesi sono state invitate a consentire l'accesso consolare a Durov, ha dichiarato la sua portavoce Maria Zakharova, aggiungendo che «l'unico problema è che ha anche la cittadinanza francese e, di conseguenza, Parigi lo considererà prima di tutto un suo cittadino».
Secondo l'agenzia di stampa francese AFP, la detenzione può durare fino a 96 ore. Dopodiché, il giudice dovrà decidere se rilasciare Durov o aprire un'indagine.
Fonti: The Guardian, dpa, ats, afp, Wikipedia, Telegram