BERNA
Città e cantoni elvetici, in assenza di una legge federale chiara, hanno deciso di intervenire con nuove sanzioni per cercare di mantenere l'ordine e la pulizia sul suolo pubblico. L'ultimo esempio arriva da Losanna, ma non si tratta dell'unico caso.
La città vodese ha annunciato lunedì un nuovo regolamento: a partire dal primo novembre un totale di dieci infrazioni saranno sanzionate con multe da 100 a 200 franchi, in particolare per atti come sputare in strada (100 franchi), abbandonare rifiuti o non raccogliere escrementi di cane (150.-), oppure urinare e defecare (200.-).
Il giro di vite non è però la prima iniziativa in merito a essere imbastita in Svizzera, da diversi anni infatti regolamenti e sanzioni fioriscono in diversi cantoni e città elvetiche. Nel 2015 il canton Ginevra, dopo vent'anni, ha rivisto al rialzo, in media del 20%, le tariffe delle contravvenzioni. Le autorità ginevrine hanno agito in particolare contro i rumori molesti: le multe per le marmitte di scarico troppo rumorose sono passate da una forchetta tra 50 e 100 franchi a una contravvenzione di 500 franchi. Vociferare per strada potrebbe costare 150 franchi, cifra che può aumentare fino a 1000 franchi nel caso si disturbi il sonno degli abitanti di un intero palazzo.
L'applicazione di queste sanzioni può tuttavia portare a situazioni particolari: è il caso della multa inflitta alla proprietaria di un cane, rea di aver permesso al compagno a quattro zampe di urinare sul suolo pubblico a Ginevra. Per questo atto, nel novembre del 2016 la donna era stata punita con una sanzione di 350 franchi (200 franchi più 150 franchi di spese). In seguito ad un ricorso, la multa è stata diminuita, ma la vertenza è tuttora nelle mani della giustizia.
La questione ha preso una piega inaspettata, a tal punto che dovrà essere il Consiglio di Stato a occuparsi della vicenda, dopo che il Gran consiglio ha trasmesso una petizione firmata da 3'302 persone, che chiedono di chiarire la situazione legale. Attualmente, la legge ginevrina sui cani precisa che il proprietario deve raccogliere le deiezioni del suo animale, una disposizione interpretata generalmente nel senso degli escrementi solidi.
Lo scorso anno il comune di Porrentruy (JU) ha deciso di sanzionare le persone che sputano la gomma da masticare sul marciapiede. Per un periodo di due anni gli abitanti sono stati informati attraverso campagne di informazione, poi le autorità comunali sono passate alla repressione: i contravventori, se maggiorenni, devono pagare una multa di 100 franchi.
In alcuni Comuni bernesi, gettare a terra i mozziconi o i chewing-gum comporta un'ammenda di 40 franchi ormai da diversi anni. A Ginevra la multa è passata da 100 a 250 franchi e in casi di abbandoni "selvaggi" di rifiuti, "littering" in inglese, le sanzioni possono essere ancora più elevate a seconda del tipo di immondizia. Lucerna e Basilea Campagna, ad esempio, prevedono contravvenzioni fino a 1000 franchi e anche i cantoni di Argovia, Turgovia e Soletta applicano una politica repressiva in questo senso già da diversi anni.
Al momento città e cantoni possono continuare a emanare regolamenti particolari in assenza di una legislazione uniforme a livello nazionale. Un progetto elaborato per concretizzare un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Jacques Bourgeois (PLR/FR) è stato cestinato nel giugno dello scorso anno dal Consiglio nazionale per 96 voti contro 86 e 5 astenuti.
La revisione prevedeva di punire il littering con multe fino a 300 franchi, ma la maggioranza ha deciso che legiferare sulla materia non è compito della Confederazione, ma di cantoni e comuni.
In assenza di una legge nazionale, il Consiglio federale ha tuttavia deciso di estendere le sanzioni a partire dal 2018 per una serie di piccole infrazioni, alcune delle quali riguardano i rifiuti. Bruciare o abbandonare resti di cibo e pic-nic costerà 200 franchi, mentre fumare in spazi chiusi accessibili al pubblico comporterà una multa di 80 franchi.
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