Epidemia Coronavirus, chiuse Lombardia e 11 province

ATS

7.3.2020 - 22:42

Aule vuote all'università di Milano fino al 3 aprile per lo meno.
Aule vuote all'università di Milano fino al 3 aprile per lo meno.
Source: KEYSTONE/EPA/MATTEO CORNER

Chiuse la Lombardia e altre 11 province. Lo prevede l'articolo 1 della bozza del decreto della Presidenza del Consiglio in materia di misure urgenti di contenimento del contagio del coronavirus. E i frontalieri? Potranno venire a lavorare in Svizzera? I dubbi rimangono.

Le province sono Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria. E' quanto si legge nella bozza del decreto, che non è ancora stato ufficializzato.

Sono consentite le attività di ristorazione e dei bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione. Scuole e università saranno chiuse fino al 3 aprile.

Palestre chiuse

«Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico».

In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Chiusi cinema e teatri, stop a funerali e matrimoni

Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

I frontalieri possono venire in Svizzera?

Resta il dubbio sui lavoratori frontalieri che si recano giornalmente in Svizzera per lavorare. Potranno continuare a farlo? Oppure i loro spostamenti potrebbero rientrare tra quelli «motivati da indifferibili esigenze lavorative», come si legge nella bozza del decreto? 

L’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera sabato sera durante la trasmissione Stasera Italia su Rete 4 ha affermato che «I lombardi potranno continuare a muoversi per andare a lavorare, anche fuori regione, ma una volta tornati devono restare a casa»

Gallera non ha citato esplicitamente i lavoratori frontalieri, ma stando alle sue parole sembrerebbe che gli italiani che lavorano in Svizzera potranno continuare a recarsi al posto di lavoro.

Mancano i medici

Medici in prima linea: sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

Inoltre l'accesso di parenti e visitatori alle strutture ospedaliere è limitato solo ad alcuni casi.

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