Covid Covid: Premio Genesis 2022 conferito all'amministratore delegato di Pfizer

SDA

19.1.2022 - 09:51

Albert Bourla, nato a Salonicco, è figlio di sopravvissuti alla Shoah. (Immagine d'archivio del 2018)
Albert Bourla, nato a Salonicco, è figlio di sopravvissuti alla Shoah. (Immagine d'archivio del 2018)
Keystone

Albert Bourla, amministratore delegato (ad) di Pfizer, ha vinto per il vaccino anti-Covid-19 il Premio Genesis del 2022.

19.1.2022 - 09:51

Lo ha annunciato la Fondazione Genesis, conosciuta anche come il Nobel ebraico, il cui obiettivo è di «onorare le persone che sono di ispirazione per la futura generazione di ebrei».

Bourla, ha fatto sapere la Fondazione, ha ricevuto il maggior numero di voti da parte di 200'000 persone sparse in 71 Paesi. L'indicazione è stata quindi appoggiata all'unanimità dai nove giudici del Comitato del Genesis che ha elogiato Bourla «per la sua leadership, determinazione e soprattutto per la sua disponibilità ad assumersi grandi rischi».

Il riconoscimento, del valore di un milione di dollari (915'000 franchi), sarà consegnato a Bourla dal presidente israeliano Isaac Herzog il prossimo 29 giugno a Gerusalemme. L'ad di Pfizer, in linea con le scelte di altri premiati, ha deciso di donare l'importo a iniziative filantropiche. In questo caso, ai progetti di preservazione della Memoria delle vittime della Shoah con particolare riferimento «alla tragedia sofferta dalla Comunità ebraica greca».

Bourla, nato a Salonicco, è figlio di sopravvissuti alla Shoah. «Lo accetto umilmente e a nome di tutti i miei colleghi di Pfizer che – ha detto Bourla – hanno risposto all'urgente chiamata della storia in questi ultimi due anni e insieme hanno piegato l'arco del nostro comune destino».

«Sono particolarmente orgogliosa che il Premio Genesis sia andato quest'anno a Bourla, per il quale non solo noi della giuria – ha detto Fiamma Nirenstein, che fa parte del Comitato dei nove giudici – ma anche il pubblico interpellato si è espresso con entusiasmo. È una scelta che lancia un ponte verso il futuro esaltando l'amore e l'impegno strenuo per la vita del popolo ebraico».

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