Covid Covid: metà dei ricoverati ha ancora sintomi a un anno dalla guarigione

SDA

27.8.2021 - 08:37

Circa la metà dei sopravvissuti di Wuhan, la città cinese dove il Covid-19 è emerso per la prima volta a fine 2019, manifestava a 12 mesi dalla guarigione almeno un sintomo, più comunemente affaticamento o debolezza muscolare. E un paziente su tre soffre ancora di mancanza di respiro. 

Più il decorso è grave, più si ha il rischio di sviluppare conseguenze a lungo termine.
Più il decorso è grave, più si ha il rischio di sviluppare conseguenze a lungo termine.
Ti-Press

27.8.2021 - 08:37

E' quanto emerge da uno studio di un gruppo di istituti di ricerca cinesi, pubblicato su The Lancet, che ha valutato lo stato di salute a 6 e a 12 mesi di 1'276 pazienti Covid che erano stati dimessi da un ospedale di Wuhan tra gennaio e maggio 2020.

Sebbene la maggior parte dei sintomi si fosse risolta entro 12 mesi, per una buona parte dei sopravvissuti le condizioni di salute erano meno buone rispetto a chi non aveva contratto il virus.

In particolare la percentuale di pazienti che manifestavano ancora almeno un sintomo dopo un anno è diminuita dal 68% a sei mesi al 49% a 12 mesi. Questa diminuzione è stata osservata indipendentemente dalla gravità del Covid-19 che i pazienti avevano sperimentato al momento del ricovero.

Ansia e depressione

«La proporzione di pazienti con dispnea [disturbo respiratorio, ndr]» è «aumentata leggermente, dal 26% durante la visita dopo sei mesi, al 30% alla visita dopo 12 mesi». Al contrario, la proporzione di pazienti con diminuzione della capacità di diffusione dei polmoni (cioè meno buon trasferimento di ossigeno e anidride carbonica tra i polmoni e il sangue) non ha mostrato alcun miglioramento tra le due scadenze.

Lo studio mostra anche un aumento della percentuale di pazienti che soffrono di ansia o depressione, al 26% contro il 23%.

Più colpite le donne

Gli autori sottolineano inoltre che le donne hanno il 43% in più di probabilità rispetto agli uomini di soffrire di affaticamento o debolezza muscolare persistente e il doppio delle probabilità di essere diagnosticate con ansia o depressione.

Sono inoltre tre volte più colpite da una diminuzione della capacità di diffusione dei loro polmoni. Gli autori notano tuttavia che una grande maggioranza (88%) dei pazienti che lavoravano prima della malattia era tornata al proprio posto un anno dopo.

Più supporto a lungo termine

I ricercatori evidenziano la necessità di studi più ampi sulle conseguenze a lungo termine di Covid-19, in particolare tra le persone che sono state ricoverate in terapia intensiva poiché è più probabile che abbiano ancora problemi di salute dopo 12 mesi.

Notano che anche se la maggior parte delle persone guarisce entro un anno, molte hanno ancora problemi di salute persistenti e i sistemi sanitari devono essere preparati a offrire supporto a lungo termine.

«Il nostro studio – ha spiegato il professor Bin Cao, del National Center for Respiratory Medicine, China-Japan Friendship Hospital, Cina – è il più grande fino ad oggi per valutare gli esiti di salute dei sopravvissuti al Covid-19 ricoverati dopo 12 mesi di malattia».

«I nostri risultati suggeriscono che il recupero per alcuni pazienti richiederà più di un anno e questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si pianifica la fornitura di servizi sanitari post-pandemia» ha terminato Cao.

«Il Covid lungo è una sfida medica di prim'ordine», si preoccupa The Lancet in un editoriale allegato allo studio, chiedendo maggiori ricerche per comprendere i meccanismi e una migliore gestione dei pazienti che ne soffrono.

SDA