Pandemia Ritardi scolastici a causa del Covid, l'Unesco: «Un disastro generazionale»

SDA

26.3.2021 - 17:59

Giovani protestano per la riapertura delle scuole, la cui chiusura a causa del Covid avrà conseguenze gravi sul loro livello di apprendimento.
Giovani protestano per la riapertura delle scuole, la cui chiusura a causa del Covid avrà conseguenze gravi sul loro livello di apprendimento.
Keystone

Il ritardo scolastico che si sta accumulando in tutto il mondo a causa della pandemia di Covid-19 rischia di causare una «catastrofe generazionale».

Keystone-SDA

È quanto afferma l'Unesco in un suo rapporto secondo cui nel 2020 è aumentato del 20% il numero degli studenti che non hanno acquisito le competenze di lettura di base previste per la loro età a causa della chiusura delle scuole legata alla pandemia.

«Il numero di bambini con difficoltà di lettura è aumentato di oltre il 20%, cancellando i progressi compiuti negli ultimi due decenni», rivela il rapporto. Questo indicatore chiave misura ogni anno le capacità di lettura degli scolari impegnati nell'acquisizione delle conoscenze di base che, se non sono solide, possono rallentare la scolarizzazione a lungo termine dell'allievo.

L'Unesco teme «un decennio» di sconvolgimenti

L'Unesco teme «un decennio» di sconvolgimenti legati alla crisi e chiede ai governi «sforzi eccezionali per offrire corsi e strategie riparatrici». «L'istruzione è un bene politico globale, va protetto», ha detto all'Afp Audrey Azoulay, Direttore generale dell'Unesco, sollecitando su questo tema una mobilitazione della comunità internazionale.

«Il 65% dei governi nei Paesi a basso reddito ha tagliato i fondi per l'istruzione, rispetto al 35% nei paesi ad alto reddito», registra il rapporto. Le «perdite di apprendimento» saranno quindi maggiori in America Latina e nei Caraibi, nonché nell'Asia centrale e meridionale. Le scuole rimangono completamente chiuse in una trentina di Paesi tra cui Messico, Ungheria e Arabia Saudita.

La maggior parte dei Paesi, tra cui gli Stati Uniti dove dall'inizio dell'anno gruppi di genitori hanno protestato con forza contro la chiusura delle scuole, hanno scelto l'apertura parziale dei propri istituti. Le scuole sono invece rimaste aperte in circa la metà dei paesi del mondo (107 Stati), principalmente in Africa, Asia ed Europa.