Grazie a un'app Blitz internazionale contro la criminalità organizzata, oltre 800 arresti

SDA

8.6.2021 - 07:06

Il primo ministro australiano Scott Morrison illustra ai media l'operazione Ironside
Il primo ministro australiano Scott Morrison illustra ai media l'operazione Ironside
Keystone

Oltre 800 persone sono state arrestate in diverse parti del mondo in una massiccia operazione contro la criminalità organizzata, grazie all'infiltrazione della polizia in un'app utilizzata per scambiare messaggi in codice tra criminali.

Lo ha reso noto oggi la polizia federale australiana. L'operazione è stata eseguita in diversi paesi di Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed è riuscita a decodificare in tempo reale e per tre anni migliaia di comunicazioni crittografate all'interno di reti criminali di ogni tipo.

La polizia neozelandese dal canto suo ha descritto l'operazione come «la più sofisticata al mondo contro la criminalità organizzata che sia stata condotta fino a oggi dalla polizia».

Questa massiccia intercettazione di messaggi è stata resa possibile da un'applicazione chiamata 'ANoM', che i criminali di tutto il mondo usavano per comunicare in modo criptato ma che in realtà era controllata dall'Fbi, la polizia federale americana.

Questi messaggi riguardavano in particolare progetti di assassinio e traffico di droga e armi, ha affermato la polizia australiana che ha arrestato 224 persone in tutte le parti del Paese. E altre «centinaia di persone sono state arrestate» fuori dall'Australia, ha aggiunto la stessa fonte. La polizia neozelandese ha annunciato l'arresto di 35 persone, tra traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco.

«Un criminale doveva conoscere un altro criminale»

L'applicazione ANoM era stata installata sui telefoni cellulari che, privi di ogni altra funzionalità, venivano scambiati al mercato nero. Un telefono di questo tipo può comunicare solo con un altro telefono contenente l'applicazione.

«Un criminale doveva conoscere un altro criminale per ottenere questo materiale», ha spiegato la polizia australiana. «I dispositivi sono circolati e la loro popolarità è cresciuta tra i criminali, che avevano fiducia nella legittimità dell'applicazione perché le principali figure della criminalità organizzata ne garantivano l'integrità», ha aggiunto.

«Questi influencer criminali hanno messo la polizia federale australiana nelle tasche di centinaia di sospetti trasgressori», ha dichiarato il capo della polizia australiana Reece Kershaw nella dichiarazione.

«Fondamentalmente, si sono ammanettati l'un l'altro abbracciando e fidandosi di ANoM e comunicando apertamente con esso, non sapendo che li stavamo ascoltando tutto il tempo», ha aggiunto. L'operazione è stata denominata in codice 'Ironside' in Australia e 'Trojan Shield' in tutto il mondo

Oltre 800 gli arresti

Nella tarda mattina, il vice direttore delle operazioni di Europol, Jean-Philippe Lecouffe, ha precisato in conferenza stampa che appunto le persone arrestate sono oltre 800 a livello globale.

«Queste informazioni hanno portato la settimana scorsa a centinaia di operazioni di polizia su scala globale, dalla Nuova Zelanda all'Australia, all'Europa e agli Stati Uniti con risultati impressionanti», ha commentato Lecouffe.

Sono stati eseguiti «oltre 800 arresti, oltre 700 siti sono stati perquisiti e oltre otto tonnellate di cocaina» sono state sequestrate, ha aggiunto.