Giustizia Detenzione a vita per l'assassino di Bonstetten

ATS

4.4.2019 - 12:36

La sede del Tribunale federale a Losanna.
La sede del Tribunale federale a Losanna.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Detenzione a vita confermata per un albanese di 43 anni che all'inizio del 2009 uccise con un colpo di pistola alla tempia un connazionale a Bonstetten (ZH). Il Tribunale federale ha respinto un ricorso del condannato, che attualmente è incarcerato in Italia.

Con una sentenza pubblicata giovedì, la massima istanza giudiziaria ha rigettato tutte le obiezioni formulate dal difensore del 43enne albanese. La sentenza emessa un anno fa dal Tribunale cantonale di Zurigo diventa così definitiva.

Il delitto risale all'8 gennaio di dieci anni fa ed ha avuto come movente un debito di 30'000 euro, legato al traffico di stupefacenti, che la vittima aveva nei confronti del suo assassino.

L'albanese uccise il connazionale con un colpo sparato alla tempia all'interno della sua auto. Per non lasciare tracce, aveva abbassato il finestrino a lato della vittima e dopo il delitto si liberò del corpo gettandolo in un canalone.

Il condannato già in carcere in Italia

Il condannato ha sempre negato gli addebiti, ma in tutti i gradi di giudizio i giudici si sono avvalsi della deposizione fatta dalla sua ex fidanzata, che era seduta sul sedile posteriore della vettura al momento del delitto.

Il cittadino albanese è attualmente incarcerato in Italia, dove deve terminare di scontare una condanna a 22 anni per l'omicidio di un nordafricano avvenuto nel 1998 a Parma. Nel 2029 avrà terminato di scontare la condanna italiana e sarà trasferito in un penitenziario svizzero per scontare la nuova condanna.

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