Questo modello di berlina sportiva Aston Martin Mark II non si muove su strada da mezzo secolo. Il veicolo da collezione, assemblato nel 1936, vale una piccola fortuna.
Nel 1953 Philip Kenyon, ingegnere elettrico, posa con le figlie Joan e Ann davanti all’auto che ha appena acquistato.
L’uomo ha lasciato il veicolo a Joan in eredità.
L’auto da collezione viene venduta all’asta in condizioni che non lasciano per nulla immaginare una manutenzione «assidua». Il nuovo proprietario dovrà investire migliaia di franchi in un restauro per restituire a questa vecchia Aston il suo lustro di un tempo.
Questa placca indica che l’Aston Martin ha bisogno di diversi tipi di olio in estate e in inverno.
La berlina sportiva è stata utilizzata su strada fino agli anni 1970.
Soltanto il genero di Philip Kenyon, Neil Marks (79 anni) e suo figlio Chris (a destra, 39 anni) si sono di nuovo interessati al veicolo e l’hanno fatto ispezionare.
Grazie al suo motore a quattro cilindri da 1,5 litri, l’auto, quando era nuova, poteva raggiungere una velocità di punta di circa 130 km/h.
H&H Classics, casa di vendita specializzata nelle automobili, vorrebbe portare l’auto all’asta il 19 giugno all’Imperial War Museum Duxford, nel Cambridgeshire.
Il prezzo di partenza si eleva a 55’000 sterline, ovvero 72’000 franchi.
Intervisato da «The London Economic», il commissario-banditore Nick Lumby esprime la sua venerazione nei confronti di questo modello di berlina sportiva Aston Martin Mark II: «E’ una meravigliosa occasione per acquistare all’asta e restaurare una Aston rara e carismatica del periodo tra le due guerre. Sono stati prodotti soltanto 24 modelli.»
Joan (la seconda partendo da sinistra, in basso), l’ultima proprietaria del veicolo, festeggia qui i suoi 21 anni circondata dalla sua famiglia.
Dimenticata per 50 anni, una Aston Martin rara viene venduta all’asta
Questo modello di berlina sportiva Aston Martin Mark II non si muove su strada da mezzo secolo. Il veicolo da collezione, assemblato nel 1936, vale una piccola fortuna.
Nel 1953 Philip Kenyon, ingegnere elettrico, posa con le figlie Joan e Ann davanti all’auto che ha appena acquistato.
L’uomo ha lasciato il veicolo a Joan in eredità.
L’auto da collezione viene venduta all’asta in condizioni che non lasciano per nulla immaginare una manutenzione «assidua». Il nuovo proprietario dovrà investire migliaia di franchi in un restauro per restituire a questa vecchia Aston il suo lustro di un tempo.
Questa placca indica che l’Aston Martin ha bisogno di diversi tipi di olio in estate e in inverno.
La berlina sportiva è stata utilizzata su strada fino agli anni 1970.
Soltanto il genero di Philip Kenyon, Neil Marks (79 anni) e suo figlio Chris (a destra, 39 anni) si sono di nuovo interessati al veicolo e l’hanno fatto ispezionare.
Grazie al suo motore a quattro cilindri da 1,5 litri, l’auto, quando era nuova, poteva raggiungere una velocità di punta di circa 130 km/h.
H&H Classics, casa di vendita specializzata nelle automobili, vorrebbe portare l’auto all’asta il 19 giugno all’Imperial War Museum Duxford, nel Cambridgeshire.
Il prezzo di partenza si eleva a 55’000 sterline, ovvero 72’000 franchi.
Intervisato da «The London Economic», il commissario-banditore Nick Lumby esprime la sua venerazione nei confronti di questo modello di berlina sportiva Aston Martin Mark II: «E’ una meravigliosa occasione per acquistare all’asta e restaurare una Aston rara e carismatica del periodo tra le due guerre. Sono stati prodotti soltanto 24 modelli.»
Joan (la seconda partendo da sinistra, in basso), l’ultima proprietaria del veicolo, festeggia qui i suoi 21 anni circondata dalla sua famiglia.
Sono stati prodotti soltanto 24 esemplari dell’auto sportiva Aston Martin Mark II. Uno di essi, ancora nella sua versione originale, per mezzo secolo è rimasto in un hangar, esposto alla ruggine. Quest’auto da collezione è ora venduta all’asta al Regno Unito, per una cospicua somma di partenza.
Philip Kenyon, un ingegnere elettrico di Liverpool, ha acquistato la berlina sportiva nel 1953 e l’ha lasciata in eredità a sua figlia Joan, come riporta il «The London Economic». All’inizio degli anni 1970, l’auto da collezione non è stata più utilizzata e ha finito per essere abbandonata in un hangar, praticamente nella sua versione originaria del 1936, anno di costruzione dell’Aston Martin, ragion per cui è decisamente un pezzo raro.
Anni dopo, il genero di Philip Kenyon, Neil Marks (79 anni) e suo figlio Chris (39 anni) si sono di nuovo interessati al veicolo e l’hanno fatto ispezionare. H&H Classics, casa di vendita specializzata in automobili, vorrebbe mettere l’auto all’asta il 19 giugno all’Imperial War Museum Duxford, nel Cambridgeshire. Il prezzo di partenza ammonta a 55’000 sterline, ovvero 72’000 franchi.
Intervistato da «The London Economic», il commissario-banditore Nick Lumby esprime la sua venerazione nei confronti di questo modello di berlina sportiva Aston Martin Mark II: «E’ una meravigliosa occasione di acquistare all’asta e di restaurare una Aston rara e carismatica del periodo tra le due guerre. Sono stati prodotti soltanto 24 modelli. Con il suo motore a quattro cilindri da 1,5 litri, quando era nuova l’auto poteva raggiungere una velocità di punta di circa 130 km/h.»
Le auto da collezione diventano elettriche
Le auto da collezione diventano elettriche
Il principe Harry e sua moglie Meghan, la duchessa di Sussex, sono saliti per la loro luna di miele a bordo di una E-Type Zero. Jaguar punta a commercializzare la sua auto elettrica dal design classico a partire dall'estate del 2020. Il prezzo dovrebbe essere superiore ai 340 000 franchi.
Anche la divisione Mini della BMW - che dovebbe diventare in futuro un marchio unicamente elettrico - ha convertito una Mini classica all'elettrico in occasione del suo 50esimo compleanno, nella primavera del 2018. Si tratta tuttavia di un esemplare unico. La società britannica Swindon Powertrain, tuttavia, si occupa di trasformare vecchie Mini. Questi modelli raggiungono così una potenza elettrica di 107 ch e un valore di mercato di oltre 100 000 franchi.
A partire dal 2008, Mini ha sperimentato un veicolo elettrico prodotto in pochi esemplari. Si parla però di una possibile imminente commercializzazione di un modello elettrico basato sull'attuale Mini Cooper.
Volkswagen vuole porre il minibus elettrico I.D. Buzz (a sinistra) nel solco del leggendario Bulli T1 (a destra).
Benché il veicolo sia ancora in fase di studio, si immagina che possa subire una metamorfosi a partire dal 2022 e trasformarsi in un'auto elettrica di nuova concezione, dotata delle caratteristiche del vecchio Bulli. Il tutto sarebbe in ogni caso in chiave moderna: oltre ad essere elettrico, il modello ID Buzz dovrebbe anche proporre la guida autonoma, a partire dal 2025.
Il Microlino della società Micro Mobility, con sede a Küsnacht, fa parte della lista di modelli retrò a trazione elettrica: il veicolo si sispira infatti alla leggendaria BMW Isetta. Il mezzo, a due posti, può raggiungere
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