Foto belle da... morire?Ecco i luoghi più pericolosi (e a volte fatali) per i selfie in tutto il mondo
dpa / dmu
21.1.2024 - 12:21
È ormai caccia alla foto perfetta. Per farlo, le persone fanno chilometri su chilometri, attraversano confini e poi, una volta trovato il luogo giusto, non c'è nulla che possa farle desistere dallo scatto. Nemmeno il rischio. E a volte questo può avere conseguenze fatali. Ecco una selezione dei luoghi fotografici più pericolosi del mondo.
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21.01.2024, 12:21
22.01.2024, 09:31
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Hai fretta? blue News riassume per te
Le persone a volte rischiano la vita per una foto.
La voglia dello «scatto perfetto» non solo porta a situazioni pericolose, ma anche a morti tragiche.
Dalle ripide scogliere in Norvegia alle cascate di Iguazu in Sud America, dalla famigerata «Train Street» in Vietnam all'Harihar Fort in India: ecco una selezione di luoghi di tutto il mondo in cui scattare una foto è particolarmente pericoloso, e, a volte, letale.
Dalle ripide scogliere in Norvegia alle cascate di Iguazu tra Brasile e Argentina, fino alla famigerata «Train Street» in Vietnam: le persone possono incredibilmente dimenticare o mettere da parte la propria sicurezza quando in ballo c'è la possibilità di uno scatto giudicato perfetto.
La voglia di immortalare uno scenario mozzafiato in un'istantanea non solo porta a volte a situazioni pericolose, ma anche a morti tragiche.
Vi proponiamo una selezione di luoghi di tutto il mondo in cui la fotografia è associata al rischio:
Forte di Harihar in India
Uno dei luoghi preferiti per i selfie in India è il ripido sentiero che porta al Forte di Harihar, nello Stato del Maharashtra. Ma nella stagione delle piogge i gradini di pietra, scavati direttamente nelle scogliere verticali a quasi 80 gradi, sono scivolosi e il vento soffia forte.
A causa del rischio e della carica di adrenalina, alcuni sulla piattaforma «Trip Advisor» commentano: «La discesa è più difficile della salita perché così possiamo vedere dove cadiamo se scivoliamo». Akshay Sunil Patil, che vive nelle vicinanze, dice di amare gli sport d'avventura e i «luoghi emozionanti» come il Forte di Harihar. E quindi non ha paura.
In India molte persone muoiono mentre cercano di scattarsi dei selfie qui. I ricercatori della catena di ospedali universitari indiani AIIMS hanno riferito nel 2018, sulla base di un'analisi dei giornali di tutto il mondo, che tra ottobre 2011 e novembre 2017 ci sono stati 259 decessi in tutto il mondo mentre si scattavano selfie, circa la metà dei quali in India.
Via ferrata in Austria
La via ferrata sul Donnerkogel, con la sua spettacolare scala verso il cielo, attira ogni anno migliaia di persone, a volte poco attrezzate. «La gente non sa a cosa va incontro. È una follia», afferma Kurt Arnold, responsabile della formazione della Polizia alpina dell'Alta Austria.
La scalata nel Salzkammergut è considerata difficile anche per gli alpinisti più esperti: tutti i 40 metri del percorso si trovano a circa 100 metri di altezza sopra una gola. «In alcuni giorni d'estate, ci sono 50 persone al punto di accesso», dice Arnold. Secondo l'ufficiale di polizia alpina, alcuni non hanno con sé nemmeno l'attrezzatura da ferrata assolutamente necessaria.
Ci sono post su Instagram in cui i temerari si appendono a un piolo con un solo braccio per il gusto di sdrammatizzare. Di recente un britannico è morto durante la scalata e altri turisti hanno dovuto essere soccorsi esausti.
«Pedra do Telégrafo» a Rio
La metropoli di Rio de Janeiro non è nota solo per le sue spiagge, ma anche per i suoi innumerevoli punti panoramici spettacolari. Uno di questi è la «Pedra do Telégrafo», una scogliera a 350 metri sul livello del mare con vista sulle pittoresche spiagge costiere, sulle catene montuose e sulla foresta pluviale atlantica.
Sia i turisti che gli abitanti del luogo si fanno fotografare in cima alla scogliera in pose apparentemente audaci: appesi a testa in giù aggrappati solo con la punta dei piedi o mentre tentano di fare trazioni con un braccio solo.
In realtà, però, la roccia è a pochi centimetri dal suolo e le foto - da certe angolazioni - danno solo l'impressione che la persona si trovi sull'orlo di un precipizio.
Nel settembre del 2023 però si è verificato un incidente che avrebbe potuto avere un esito tragico: due uomini si sono scontrati per una foto e sono caduti da una collina. Solo perché uno dei due ha chiesto di interrompere la discussione che è stato evitato il peggio.
A Rio, comunque, si verificano ripetutamente incidenti mortali nel tentativo di scattare foto su coste rocciose, pendii, punti panoramici e cascate. Secondo un'indagine dei vigili del fuoco, nel 2022 nello Stato sono decedute 16 persone.
La «via del treno» in Vietnam
Ufficialmente la famosa «Train Street» di Hanoi, capitale del Vietnam, è chiusa ai visitatori da anni. Ciononostante, i turisti attraversano ripetutamente le barriere, sui quali campeggiano grandi cartelli di avvertimento, per scattare selfie lungo il fotogenico percorso del treno, che si snoda tra stretti blocchi di case.
In passato si sono verificati diversi incidenti: una volta un treno ha dovuto effettuare una frenata di emergenza per evitare di scontrarsi con la folla. Nel 2022, un turista della Corea del Sud è stato colpito da un convoglio in corsa. È stato fortunato e ha riportato solo lievi ferite.
È dal 2018 che sempre più curiosi si sono recati sul posto, attirati dalle foto spettacolari su internet. «Train Street» era quindi diventata un posto super «instagrammabile», come si sul dire.
Erano quindi state aperte caffetterie e bancarelle di souvenir, i residenti locali avevano allestito bancarelle di cibo e i ristoranti avevano persino piazzato tavoli direttamente sui binari durante il periodo «senza treni».
Ma, come detto, alla fine le autorità hanno deciso di chiudere l'attrazione a causa dei pericoli. La linea ferroviaria risale all'epoca coloniale francese. Ancora oggi svolge un ruolo importante per i viaggiatori locali e stranieri. Quando arriva un treno, le barriere vengono temporaneamente smantellate.
Cascate di Iguazu in Sud America
Le famosissime cascate di Iguazu, al confine tra Brasile e Argentina, sono una delle meraviglie naturali più gigantesche del mondo. Il fragore dei 20 salti d'acqua più grandi e degli oltre 250 più piccoli, che costituiscono una delle principali attrazioni turistiche della regione, può essere udito da lontano.
I cartelli sui percorsi circolari avvertono di non arrampicarsi sulle rocce, ma alcuni turisti non sembrano essere scoraggiati da questo quando si tratta di fare lo scatto perfetto. Una cosa che però ha avuto conseguenze fatali nel 2022.
Un visitatore si è seduto su una delle ringhiere per scattare una foto, come racconta il vigile del fuoco Walter Barreiro in un'intervista al canale di notizie argentino «TN». «L'uomo ha perso l'equilibrio ed è caduto nel fiume». Le masse d'acqua lo hanno trascinato sotto la superficie in pochi secondi. La portata media è di 1,8 milioni di litri d'acqua al secondo.
I paesaggi dei fiordi e gli spettacoli naturali dell'Islanda
La natura vasta e spettacolare della Scandinavia attira ogni anno milioni di turisti. I paesaggi dei fiordi della Norvegia e le scogliere alte centinaia di metri o le cascate dell'Islanda sembrano fatte apposta per chi è a caccia dell'istantanea perfetta.
I temerari dell'estremo nord sono attratti dalle alte formazioni rocciose, come quelle di Preikestolen e di Kjeragbolten in Norvegia o il ponte di pietra di Arnarstapi, in Islanda. Ma sulle rocce il pericolo è sempre dietro l'angolo, soprattutto quando piove, c'è una tempesta o nevica, come spesso accade in Scandinavia.
In Islanda si raccontano storie da brivido di turisti spericolati che scavalcano le barriere per scattare foto e si mettono in posa troppo vicino a precipizi, gole, cascate, geyser o addirittura masse laviche.
Ad esempio, nella zona vulcanica estremamente fotogenica della penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell'Islanda. Secondo la polizia, dopo un'eruzione avvenuta alla fine del 2023, un uomo ha dovuto essere salvato con un elicottero dopo aver affrontato da solo la lunga ed estenuante camminata fino al luogo dell'eruzione.
Durante una precedente eruzione nell'area vicino a Grindavík, le foto di curiosi che si erano addirittura arrampicati nelle immediate vicinanze di un cratere hanno indotto le autorità a chiudere temporaneamente l'area al pubblico. Dopo l'ultima eruzione di qualche giorno fa, le autorità hanno invitato le persone a non avvicinarsi alla zona.
Qualche anno fa, l'ente del turismo «Visit Iceland» ha lanciato una campagna per sensibilizzare i viaggiatori sui rischi posti dalla vasta natura islandese: i turisti possono sottoscrivere l'«Icelandic Pledge», una sorta di giuramento online di non fare nulla di stupido durante il loro viaggio in Islanda. La regola numero tre recita: «Scatterò foto belle da morire, ma... senza morire per esse».