Esposizioni universaliExpo 2021 a Dubai: Padiglione svizzero è pronto
mp, ats
30.3.2021 - 13:27
La Svizzera ha completato la costruzione del proprio Padiglione per l'Esposizione universale di Dubai, ultima tappa prima dell'apertura di uno degli eventi più attesi dell'anno, il primo ottobre 2021.
Keystone-SDA, mp, ats
30.03.2021, 13:27
30.03.2021, 13:46
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Lo indica oggi in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
L'Expo 2021, che avrebbe dovuto tenersi l'anno scorso ma è stata rinviata a causa della pandemia, rappresenterà una piattaforma di scambio per oltre 190 Paesi e permetterà alla Confederazione di profilarsi e di promuovere la sua economia negli Emirati Arabi Uniti, il primo partner commerciale svizzero nella regione MENA (Medio Oriente e Nordafrica), precisa ancora il DFAE.
I lavori del Padiglione svizzero erano cominciati alla fine del 2019. La struttura cubica, dalla superficie di circa 2000 m 2 nel deserto degli Emirati, è stata consegnata a Presenza Svizzera, che la gestirà durante l'Expo.
«Il nostro piccolo angolo di Svizzera all’Expo è pronto per un evento spettacolare a Dubai. In questi tempi difficili per la nostra economia di esportazione, questo Padiglione sarà il simbolo e il motore di una ripartenza di cui tutti noi abbiamo bisogno», ha dichiarato l'ambasciatore Nicolas Bideau, direttore di Presenza Svizzera, citato nella nota.
A Dubai, il padiglione elvetico permetterà di immergersi nella storia della Svizzera. L'esperienza si aprirà con un mare di nebbia simile a quello che avvolgeva l'Arteplage dell'Expo 02 a Yverdon (VD). La nebbia lascerà poi il posto a uno spettacolo di suoni e luci che riproduce il passaggio dal giorno alla notte sulle Alpi elvetiche. A questo punto i visitatori potranno entrare in un modello di città svizzera iperconnessa, a simboleggiare il grado di digitalizzazione del nostro Paese, sottolinea il DFAE.
L'ultima parte del percorso prevede una serie di esposizioni sull'innovazione svizzera, frutto della collaborazione con il mondo accademico e con l'ecosistema delle start-up elvetiche. Al termine della visita sarà possibile degustare un caffè svizzero e della cioccolata.
Il padiglione è stato progettato dagli studi zurighesi OOS (architettura) e Bellprat Partner (scenografia), e dal paesaggista Eugster Lorenz, mentre la sua costruzione è stata affidata all'impresa Expomobilia di Basilea. L'edificio integra soluzioni edili sostenibili come, per esempio, impalcature e tessuti fabbricati con prodotti ecologici e fa uso di cemento riciclato, si legge ancora nel comunicato.
Il padiglione elvetico può contare su un partenariato pubblico-privato: fanno infatti parte del progetto Schindler, Rolex SA, Svizzera turismo, Clariant, Novartis, Nestlé Middle East and North Africa, Roche, KGS Diamond Group Ltd e altri fornitori svizzeri. Le spese per il Padiglione ammontano a 16,5 milioni di franchi.
Dopo le polemiche e le critiche dagli ambienti contro il tabagismo, il DFAE ha rinunciato due anni or sono al partenariato con Philip Morris – la cui sede europea è in Svizzera – per non compromettere l'immagine della Confederazione.