Epidemia Incubo in Francia: 20.000 contagi in 24 ore

ATS

9.10.2020 - 20:55

Oltre centomila contagi in un giorno, per la prima volta dall'inizio della pandemia: l'Europa si prepara al peggio, ossia a gestire una seconda ondata di Covid-19 che si annuncia aggressiva come quella di primavera.

Il paese simbolo è la Francia, che sfonda il tetto dei 20.000 nuovi contagi in appena 24 ore. Anche a Madrid, avvitata in una spirale da incubo da settimane, il governo spagnolo ha decretato lo stato d'allarme. Mentre la Germania si prepara a nuove restrizioni se la situazione non migliorasse.

I numeri francesi sulla progressione del Covid sono impressionanti. A due cifre da diversi giorni, ora hanno superato anche la soglia psicologica dei 20mila (20.339). Erano stati 18mila negli ultimi due bollettini.

Lo scenario è di "sei mesi difficili", hanno chiarito gli esperti del Consiglio scientifico, spiegando che a maggio soltanto il 4,5% della popolazione aveva sviluppato anticorpi contro il coronavirus. Quindi, è stato rilevato, nella prima ondata solo una minoranza è stata in contatto con il Covid.

Nell'epicentro europeo anche Spagna e Gran Bretagna

Nell'epicentro europeo della pandemia, oltre alla Francia, ci sono Spagna e Gran Bretagna.

Di fronte all'esplosione del numero di casi nella regione di Madrid, il governo spagnolo ha dichiarato uno "stato di allerta" nella capitale e in diversi comuni limitrofi: un atto di forza teso a ripristinare la chiusura parziale che era stata annullata dalla magistratura dopo un ricorso delle autorità locali, preoccupate per il crollo dell'economia. Per il premier Pedro Sanchez, in questo momento, la priorità è "proteggere la salute dei madrileni".

Anche Oltremanica si sta attraversando una "fase pericolosa", ha riconosciuto il ministro della Salute britannico Matt Hancok all'indomani del record di 17.000 nuovi contagi nel Regno.

Il governo conservatore, pressato dai laburisti ma anche dai suoi parlamentari, ha annunciato l'aumento dei sussidi ai salari per i lavoratori delle aziende costrette a rimanere chiuse per motivi di sicurezza, nell'ambito del nuovo lockdown che sta coinvolgendo milioni di persone. Ciò non toglie, tuttavia, che per il premier Boris Johnson potrebbe arrivare il momento di un'ulteriore stretta.

In Germania e Italia crescita di casi contenuta

Per la Germania, che insieme all'Italia è l'unico grande Paese europeo con una crescita dei casi ancora relativamente sotto il livello di guardia, si annunciano giorni decisivi. Lo ha detto apertamente Angela Merkel incontrando i sindaci di 11 grandi città. Sarete "il banco di prova per capire se riusciremo a tenere sotto controllo la pandemia, come abbiamo fatto per mesi, o se perderemo il controllo", ha affermato la cancelliera.

Avvertendo che se entro 10 giorni la curva dei contagi (finora arrivata a oltre 4.000 al giorno) non si appiattisse, "ulteriori misure restrittive sarebbero inevitabili". Un nuovo colpo per metropoli come Berlino e Francoforte, dove è già in vigore il coprifuoco notturno dei locali.

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ATS