AlimentariGran Bretagna, verdure razionate in un'altra catena di supermercati
SDA
22.2.2023 - 18:57
Tre catene di supermercati britannici sono costrette a far fronte alla penuria di verdure importate nell'isola in inverno dal Nord Africa o dal sud dell'Europa con forme di razionamento, limitando a tre confezioni per avventore le quantità di alcuni prodotti.
22.02.2023, 18:57
22.02.2023, 19:06
SDA
Dopo l'annuncio di martedì di Asda e Morrisons, mercoledì è arrivato quello di Tesco, leader della grande distribuzione nel Regno Unito, che ha a sua volta deciso di limitare a tre confezioni per avventore le quantità di pomodori, peperoni e cetrioli acquistabili: prevedibilmente per qualche settimana.
L'allarme scaffali vuoti, sebbene circoscritto ad alcuni tipi di vegetali, si sta riproponendo intanto anche in singoli supermarket di altre catene: le quali tuttavia – da Sainsbury's, a Lidl, a Waitrose, a M&S – non sono giunte alla necessità di dover razionare alcun prodotto.
Il problema, secondo le organizzazioni di categoria e la ricostruzione di media come la Bbc, risulta essere questa volta – a differenza di situazioni analoghe del recente passato – conseguenza non tanto delle barriere commerciali del dopo Brexit quanto della scarsa disponibilità a monte nei Paesi produttori causata da fenomeni climatici irregolari e di maltempo eccezionale abbattutisi in questa stagione sulle coltivazioni.
Come confermano d'altronde i disagi non troppo dissimili denunciati in questi stessi giorni nella vicina Repubblica d'Irlanda, Paese membro dell'Ue.
Sui social media e fra i commentatori anti brexiteer non mancano comunque recriminazioni sulla Brexit come fattore se non altro aggravante: a testimonianza di un atteggiamento di delusione piuttosto diffuso accreditato da vari ultimi sondaggi sui risultati, i contraccolpi negativi e le troppe promesse mancate del divorzio da Bruxelles entrato definitivamente in vigore tre anni fa.