Ginevra Ginevra, a processo giovane accusato di aver ucciso la compagna, lui nega

tb, ats

21.2.2022 - 20:22

Si è aperto oggi, davanti alla Corte penale di Ginevra, il processo ad un uomo accusato di aver ucciso la compagna con un coltello nel dicembre 2019. L'imputato contesta i fatti.

L'entrata del Palazzo di Giustizia di Ginevra.
L'entrata del Palazzo di Giustizia di Ginevra.
KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi

Keystone-SDA, tb, ats

«Non ho niente a che fare con questa vicenda», ha detto l'uomo, che ha appena compiuto 25 anni. La ragazza aveva 21 anni quando è stata trovata morta, pugnalata al petto con un coltello da cucina, nell'appartamento della coppia a Chêne-Bourg (GE).

I fatti risalgono alla notte tra il 17 e il 18 dicembre 2019. Secondo l'accusa, il 25enne ha ucciso la giovane perché si era reso conto che si stava allontanando da lui.

La sua versione è molto diversa

La versione dell'imputato è molto diversa: in tribunale ha affermato che la compagna si è pugnalata da sola al cuore. «Tutto è successo molto rapidamente», ha ripetuto senza rispondere precisamente alle domande.

Secondo le sue dichiarazioni, la ragazza gli disse al ritorno da una serata con gli amici molto tesa: «non fare niente di stupido, altrimenti lo farò io». Ha poi presumibilmente preso un coltello e se l'è piantato nel petto.

Lui ha rimosso il coltello «senza riflettere» e ha messo un cuscino sulla ferita per bloccare il sangue. Ha lasciato l'appartamento e chiamato sua sorella.

Chiamò i soccorsi solo dopo 15 minuti

Ha telefonato ai soccorsi circa 15 minuti dopo, quando è tornato a casa dove ha eseguito un massaggio cardiaco sotto la direzione dell'operatore 144. Ma era ormai troppo tardi.

Quando gli è stato chiesto perché non ha chiamato subito il numero di emergenza, l'imputato ha risposto che era scioccato e devastato in quel momento e ha reagito male.

La presidente della corte gli ha fatto notare che la ragazza non ha parlato di suicidio negli ultimi messaggi che ha inviato al suo nuovo amico. Ha poi insistito sui numerosi messaggi inviati dalla vittima ai suoi parenti e su diversi episodi di violenza.

Geloso e possessivo?

«Non è vero», ha ripetuto l'uomo che sostiene di non averla mai toccata, né minacciata. La famiglia e gli amici della vittima lo hanno descritto come geloso e possessivo. «Non lo capisco. Le ho sempre lasciato fare quello che voleva», ha detto l'uomo.

I due giovani si erano incontrati nell'estate del 2015 nel sud della Francia, dove la vittima viveva all'epoca. Lui aveva 17 anni e lei 16. Si vedevano nei fine settimana e durante le vacanze. La ragazza si è trasferita a Ginevra nel settembre 2019 nell'appartamento del compagno, all'epoca disoccupato.