Che si creda o meno al temutissimo Blue Monday, il giorno più triste dell'anno, che cade sempre il terzo lunedì di gennaio, questo mese è spesso associato a tristezza e umore nero.
E in effetti in questo periodo, con i ricordi del Natale che si spengono, le giornate brevi e grigie e il conto in banca spesso più magro, al contrario del girovita che si allarga denunciando gli eccessi festivi, non si può non essere trascinati in un mood di mestizia e stanchezza. Ma il modo di uscirne ci sarebbe: poiché il 21 gennaio si celebra anche la giornata degli abbracci, non resta che ottimizzare le due ricorrenze per dedicarci a dei lunghi e affettuosi abbracci che avrebbero la salutare funzione di consolarci.
Ad identificare il blue monday, nel 2005, fu il dottor Cliff Arnall, uno psicologo dell'Università di Cardiff, con una formula matematica che incrociava alcune variabili come il meteo, i sensi di colpa per i soldi spesi a Natale, il calo di motivazione dopo le Feste e la crescente necessità di darsi da fare.
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