Si trova a 8 metri di profondità Scoperta una chiesa medievale in pieno centro a Napoli grazie a scavi... clandestini

SDA

4.10.2024 - 10:26

Un'eccezionale scoperta è stata fatta a Napoli. (Immagine d'archivio).
Un'eccezionale scoperta è stata fatta a Napoli. (Immagine d'archivio).
Keystone

Stava effettuando scavi clandestini nelle vestigia di un'importantissima e, soprattutto, sconosciuta chiesa medievale, in pieno centro a Napoli, sfruttando dei locali terranei nella sua disponibilità.

Keystone-SDA

A scoprire il luogo di culto e chi stava portando avanti in segretezza le attività è stato un imprenditore che però è stato anche individuato dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e dal pool Beni Culturali della Procura di Napoli.

La chiesa, del XI secolo, è esempio estremamente raro, sono pochissimi, infatti, gli esempi simili presenti in Italia.

I militari dell'arma hanno già sequestrato gli ambienti sotterranei adiacenti all'antica struttura religiosa e una imponente quantità di reperti già trafugati dall'imprenditore-tombarolo ritenuto responsabile degli scavi clandestini.

Il sospetto dei carabinieri-specialisti del Nucleo Tutela Beni Culturali è però che l'imprenditore possa averne già trasferita una ulteriore parte.

La chiesa si trova a circa otto metri di profondità

La chiesa, databile all'XI secolo, si trova a circa otto metri di profondità: attualmente è visibile un'abside semicircolare affrescata, in discreto stato di conservazione, sulla quale è parzialmente identificabile l'iconografia del Cristo in trono con al di sotto decorazioni a velarium ed una iscrizione dedicatoria in parte già decifrata.

Dell'antico luogo di culto è emersa anche parte della pavimentazione realizzata in lastre di marmo bianco di spoglio. L'eccezionalità della scoperta restituisce al patrimonio pubblico i resti di un raro esempio di arte medievale di XI secolo, la cui decorazione riscontra delle similitudini con il vicino Sacello di Sant'Aspreno e si aggiunge alle non numerose testimonianze pittoriche del periodo medievale sul territorio nazionale.

Il materiale recuperato e l'intera area sotterranea in sequestro, – assicura una nota – saranno oggetto di ulteriori indagini ed approfondimenti scientifici da eseguire di concerto con la competente Soprintendenza Archeologica della città di Napoli al fine di consentire la messa in sicurezza dei locali, la loro tutela e conseguente valorizzazione.