75 anni faLa morte dei Rosenberg: il giallo delle spie della Guerra fredda
Philipp Dahm
26.4.2021
Ethel e Julius Rosenberg
Ethel e Julius Rosenberg durante il loro processo a New York City: i coniugi scrissero la storia della giustizia nella loro città natale quando, il 5 aprile 1951, furono condannati...
Immagine: Keystone
...alla sedia elettrica per spionaggio a favore dell'Unione Sovietica. In seguito, rimasero per due anni...
Immagine: Keystone
...nel braccio della morte nel famigerato carcere newyorchese di Sing Sing, dove i figli Michael (al centro) e Robert fecero loro visita insieme all'avvocato Emanuel H. Bloch.
Immagine: Keystone
L'attenzione dell'FBI si concentrò sui Rosenberg quando saltò la copertura di Klaus Fuchs: il tedesco (ritratto con gli occhiali in questa foto del 1959) tradì l'agente Harry Gold, che a sua volta...
Immagine: Keystone
... denunciò David Greenglass, qui immortalato al momento del suo arresto nel 1950. Greenglass, poi, accusò il cognato Julius e...
Immagine: Keystone
...la sorella Ethel, qui di fronte al carcere di Sing Sing nel 1951.
Immagine: Keystone
Dopo la condanna, la grazia per i coniugi fu richiesta non solo dal popolo statunitense, come mostra questa foto scattata a Washington a febbraio del 1953...
Immagine: Keystone
...o quest’altra scattata lo stesso mese a New York. Il caso Rosenberg destò molta attenzione anche all'estero...
Immagine: Keystone
...come a Parigi, a giugno...
Immagine: Keystone
...o di fronte al consolato statunitense a Milano, sempre a giugno del 1953...
Immagine: Keystone
...o, ancora, nello stesso periodo a Londra, dove volteggiavano volantini nell'aria.
Immagine: Keystone
Nella capitale britannica, si arrivò persino a sommosse.
Immagine: Keystone
Eppure, nonostante la richiesta di grazia da parte della famiglia e di personaggi illustri...
Immagine: Keystone
...lo Stato non cedette. Questa foto mostra la madre di Julius, Sophie Rosenberg, insieme a Robert e Michael, che all'epoca avevano sei e dieci anni. L'immagine risale a cinque giorni prima dell'esecuzione.
Immagine: Keystone
La sentenza fu eseguita il 19 giugno 1953 a Sing Sing.
Immagine: Keystone
Il giorno seguente, le salme furono deposte nel penitenziario newyorchese.
Immagine: Keystone
Trascorso un altro giorno, il 21 giugno 1953, le spoglie dei Rosenberg furono trasferite al cimitero di Wellwood a New York.
Immagine: Keystone
Circa 2000 persone parteciparono alla sepoltura.
Immagine: Keystone
Una foto impressionante: l'avvocato Emanuel Bloch (a sinistra) mentre cerca di consolare Sophie Rosenberg, sconvolta, presso il cimitero di Wellwood.
Immagine: Keystone
Una volta adulti, Michael (a sinistra) e Robert cercarono di invalidare le accuse di spionaggio. Decenni più tardi, però, emerse che Julius era effettivamente una spia, nonostante non avesse venduto i segreti della bomba atomica.
Immagine: Keystone
Michael (a sinistra) e Robert Meeropol, questi i loro nomi oggi, nel 2016 a Washington: costretti a riconoscere la colpevolezza del padre, i fratelli si adoperarono per riabilitare il nome della madre, una mera complice secondaria.
Immagine: Keystone
Ethel e Julius Rosenberg
Ethel e Julius Rosenberg durante il loro processo a New York City: i coniugi scrissero la storia della giustizia nella loro città natale quando, il 5 aprile 1951, furono condannati...
Immagine: Keystone
...alla sedia elettrica per spionaggio a favore dell'Unione Sovietica. In seguito, rimasero per due anni...
Immagine: Keystone
...nel braccio della morte nel famigerato carcere newyorchese di Sing Sing, dove i figli Michael (al centro) e Robert fecero loro visita insieme all'avvocato Emanuel H. Bloch.
Immagine: Keystone
L'attenzione dell'FBI si concentrò sui Rosenberg quando saltò la copertura di Klaus Fuchs: il tedesco (ritratto con gli occhiali in questa foto del 1959) tradì l'agente Harry Gold, che a sua volta...
Immagine: Keystone
... denunciò David Greenglass, qui immortalato al momento del suo arresto nel 1950. Greenglass, poi, accusò il cognato Julius e...
Immagine: Keystone
...la sorella Ethel, qui di fronte al carcere di Sing Sing nel 1951.
Immagine: Keystone
Dopo la condanna, la grazia per i coniugi fu richiesta non solo dal popolo statunitense, come mostra questa foto scattata a Washington a febbraio del 1953...
Immagine: Keystone
...o quest’altra scattata lo stesso mese a New York. Il caso Rosenberg destò molta attenzione anche all'estero...
Immagine: Keystone
...come a Parigi, a giugno...
Immagine: Keystone
...o di fronte al consolato statunitense a Milano, sempre a giugno del 1953...
Immagine: Keystone
...o, ancora, nello stesso periodo a Londra, dove volteggiavano volantini nell'aria.
Immagine: Keystone
Nella capitale britannica, si arrivò persino a sommosse.
Immagine: Keystone
Eppure, nonostante la richiesta di grazia da parte della famiglia e di personaggi illustri...
Immagine: Keystone
...lo Stato non cedette. Questa foto mostra la madre di Julius, Sophie Rosenberg, insieme a Robert e Michael, che all'epoca avevano sei e dieci anni. L'immagine risale a cinque giorni prima dell'esecuzione.
Immagine: Keystone
La sentenza fu eseguita il 19 giugno 1953 a Sing Sing.
Immagine: Keystone
Il giorno seguente, le salme furono deposte nel penitenziario newyorchese.
Immagine: Keystone
Trascorso un altro giorno, il 21 giugno 1953, le spoglie dei Rosenberg furono trasferite al cimitero di Wellwood a New York.
Immagine: Keystone
Circa 2000 persone parteciparono alla sepoltura.
Immagine: Keystone
Una foto impressionante: l'avvocato Emanuel Bloch (a sinistra) mentre cerca di consolare Sophie Rosenberg, sconvolta, presso il cimitero di Wellwood.
Immagine: Keystone
Una volta adulti, Michael (a sinistra) e Robert cercarono di invalidare le accuse di spionaggio. Decenni più tardi, però, emerse che Julius era effettivamente una spia, nonostante non avesse venduto i segreti della bomba atomica.
Immagine: Keystone
Michael (a sinistra) e Robert Meeropol, questi i loro nomi oggi, nel 2016 a Washington: costretti a riconoscere la colpevolezza del padre, i fratelli si adoperarono per riabilitare il nome della madre, una mera complice secondaria.
Immagine: Keystone
Settantacinque anni fa, veniva eseguita la condanna a morte di Ethel e Julius Rosenberg per spionaggio a favore dell'Unione Sovietica. L'esecuzione dei coniugi, genitori di due figli, suscitò sdegno negli Stati Uniti e teorie cospirazioniste in tutto il mondo.
Philipp Dahm
26.04.2021, 17:22
27.04.2021, 08:24
Philipp Dahm
Il processo, che ebbe inizio il 6 marzo 1951, scosse la nazione. Ethel e Julius Rosenberg furono i primi civili a essere accusati di spionaggio a New York. Negli Stati Uniti, la paura ruotava intorno alla cosiddetta Red Scare.
Purtroppo, infatti, il terrore non si esaurì con la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo la capitolazione della Germania nazista e del Giappone, calò la cortina di ferro e, nell'atto successivo, il senatore statunitense Joseph McCarthy entrò in scena per invocare la crociata contro il comunismo.
Gli avvenimenti del Dopoguerra sembrarono dar ragione a McCarthy: la tensione tra Est e Ovest si inasprì nel 1946, quando in Canada fu scoperto un gruppo di spie sovietiche, durante il blocco di Berlino dal 1948 al 1949, con la vittoria dei comunisti nella guerra civile cinese nel 1949 e con l'inizio della Guerra di Corea nel 1950.
Il sospetto che Ethel e Julius Rosenberg avessero ceduto a Mosca i segreti della bomba atomica ebbe origine da una reazione a catena innescata da Klaus Fuchs, un fisico tedesco che, dal 1941, lavorò ai progetti atomici inglesi e poi statunitensi. Rivelò informazioni sulla bomba atomica ai Sovietici dal 1947 al 1949, quando saltò la sua copertura.
Reazione a catena: spie atomiche svelate
Fuchs concluse un accordo con le autorità e tradì altre spie, tra cui lo statunitense Harry Gold. Questi, a sua volta, accusò David Greenglass, uno scienziato ebreo di New York. Anche quest'ultimo vuotò il sacco e tradì sua sorella e suo cognato: i Rosenberg. Eppure, gli accordi finirono lì: i coniugi si rifiutarono di deporre sulle accuse di spionaggio.
Figli di immigrati ebrei a New York, Julius ed Ethel Rosenberg nacquero rispettivamente nel 1918 e nel 1915 e crebbero nel Lower East Side, che all'inizio del secolo passato era un covo di socialisti statunitensi. Julius diventò ingegnere, entrò nell'esercito nel 1940 e fu congedato nel 1945, quando venne alla luce il suo retroterra comunista.
Ethel era un'artista di talento, ma lavorava come segretaria ed entrò così in contatto con il movimento dei lavoratori. Conobbe Julius nel 1936 e lo sposò 3 anni più tardi. Dal 1942, secondo le accuse mosse successivamente, i due avrebbero lavorato per Mosca, rivelando segreti e reclutando altre spie. I coniugi ebbero due figli, uno nel 1943 e uno nel 1947.
Il tradimento del fratello
Il 17 luglio 1950, l'FBI suonò alla porta dei Rosenberg e prelevò Julius. Circa un mese più tardi, anche Ethel fu arrestata e, il 6 marzo 1951, a New York ebbe inizio il processo a carico della coppia. Il caso destò molto scalpore negli Stati Uniti, in quanto, per la prima volta, due civili venivano accusati di spionaggio in tempo di pace.
All'estero, furono organizzate proteste (vedere la galleria di foto sopra): furono in molti a ipotizzare motivazioni antisemite alla base dell'accusa contro i Rosenberg. I figli dei due, Michael e Robert, avevano quattro e otto anni.
Non potevano capire che l'accusa si fondava esclusivamente sulle dichiarazioni di David Greenglass, che sosteneva che il cognato e la sorella l'avessero reclutato. Il 5 aprile di 70 anni fa, scoprirono che i loro genitori erano stati condannati a morte per questo motivo.
Secondo il giudice, il tradimento dei segreti di Stato a favore dei Sovietici sarebbe stato direttamente collegato alla morte di alcuni statunitensi in Corea. La reazione fu una campagna mondiale volta a ottenere la grazia per i Rosenberg.
Niente grazia
Tra i fautori della campagna si trovavano nomi importanti: Albert Einstein e Jean-Paul Sartre, Bertolt Brecht e Fritz Lang, Frida Kahlo, Pablo Picasso e persino Papa Pio XII chiesero che ai coniugi fosse risparmiata la vita.
A febbraio del 1953, il presidente Dwight D. Eisenhower rifiutò. Il 19 giugno 1953, Julius ed Ethel Rosenberg giunsero infine sulla sedia elettrica nel famigerato penitenziario newyorchese di Sing Sing.
L'esecuzione del trentacinquenne si svolse come previsto. Alla moglie trentasettenne non toccò la stessa fortuna, come riferito ai giornalisti da un testimone convinto della colpevolezza dei Rosenberg. Attenzione: la descrizione non è adatta ai deboli di cuore.
Gli inquirenti sapevano più di quanto ammettessero
Non da ultimo, poiché i Rosenberg restarono in silenzio e l'accusa poggiava su basi fragili, i dubbi rimasero a lungo dopo la loro morte. I figli Michael e Robert cercarono ben presto di riabilitare i nomi dei genitori, ma dovettero trascorrere decenni prima che venisse alla luce cosa avesse influenzato il processo.
Subito dopo la fine della Guerra fredda, furono resi pubblici documenti che rivelavano come le autorità possedessero molte più informazioni di quanto si pensasse. I servizi segreti statunitensi avevano decifrato un codice russo (progetto Venona) e intercettato numerose comunicazioni e volevano evitare che atti d'accusa troppo dettagliati allertassero i Sovietici.
Oggi, in seguito a ulteriori rivelazioni da parte di ex agenti dopo il volgere del millennio, è chiaro che Julius Rosenberg fosse una spia sovietica, benché non avesse tradito alcun segreto atomico rivoluzionario. Tuttavia, arruolò diverse spie che rivelarono, tra l'altro, progetti di costruzione di velivoli, specifiche di radar e altre informazioni tecnologiche.
Ethel, però, fu solo una complice secondaria, che svolgeva lavori d'ufficio per Julius e altri piccoli incarichi: per lei, la condanna a morte fu del tutto sproporzionata. L'accusa ne era consapevole nel 1953: Ethel Rosenberg doveva morire per preservare un segreto. La richiesta dei figli di concederle la grazia postuma rimase infine senza risposta da parte del governo guidato dal presidente Barack Obama.