Dopo il ritrovamento delle ossa Il passato oscuro del nonno del piccolo Émile viene alla luce

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3.4.2024 - 12:45

La scorsa estate, Émile era andato a trovare i nonni nel villaggio alpino di Le Vernet, nel sud della Francia.
La scorsa estate, Émile era andato a trovare i nonni nel villaggio alpino di Le Vernet, nel sud della Francia.
Christophe Simon/AFP/dpa

Dopo il ritrovamento dei resti di Émile, il bambino di due anni e mezzo scomparso in Francia la scorsa estate, tutta la Francia (e non solo) è con il fiato sospeso. I media ora stanno raccontando il passato oscuro del nonno, che per ultimo ha avuto in custodia il fanciullo.

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  • Dopo il ritrovamento dei resti di Émile, il bambino di due anni e mezzo scomparso in Francia la scorsa estate, emergono dettagli sul passato del nonno.
  • Secondo un dossier, Philippe V. era sospettato di aver violentato dei minori nel 1993.
  • All'epoca lavorava in un collegio cattolico per ragazzi a Riaumont. Diversi testimoni hanno riferito di metodi brutali nell'istituto, dove gli abusi facevano parte dell'educazione quotidiana.

Dopo il ritrovamento dei resti di Émile, il bambino di due anni e mezzo di cui la scorsa estate si erano perse le tracce in Francia, emergono dettagli in merito al passato del nonno.

Lui e la moglie avevano in custodia il bimbo proprio quando è svanito nel nulla e ne hanno denunciato la scomparsa l'8 luglio.

Come riporta il canale televisivo francese «TF1», Philippe V. è stato sospettato di aver violentato dei minori nel 1993. All'epoca, era un assistente della comunità religiosa di Riaumont, un collegio per ragazzi.

L'ex allievo Bruno Raout ha raccontato all'emittente le condizioni che ha vissuto là dentro: «C'era un abuso di autorità. Persone che credevano di poterla fare franca. Si poteva andare dalle semplici molestie alle percosse: schiaffi, calci, pugni, martelli, cinture. Questo era il tipo di punizione che ricevevamo».

La giornalista freelance Ixchel Delaporte ha anche raccolto decine di testimonianze di altri ex alunni. Alcuni degli intervistati hanno accusato Philippe V. di violenza.

Philippe V. ha ammesso di aver schiaffeggiato i bambini

Philippe V. era stato preso in custodia e interrogato nell'aprile del 2018. In quell'occasione ha ammesso di aver punito severamente i bambini e di averli schiaffeggiati, ma ha negato gli abusi sessuali. È stato anche chiamato come testimone in ulteriori indagini.

Secondo il dossier, gli investigatori ora non stanno stabilendo alcun legame tra la vicenda di Riaumont e la scomparsa di Émile. «Le Parisien» riporta inoltre, citando una fonte giudiziaria, che la squadra investigativa responsabile del caso era a conoscenza del passato di Philippe V.

L'uomo non ha voluto commentare, ma il suo avvocato ha dichiarato: «Credo che la presunzione di innocenza sia stata violata, con conseguenze drammatiche per la famiglia. Queste persone sono devastate. L'unica paura del mio cliente è che gli inquirenti perdano tempo per Émile».

Il cranio del piccolo Émile non chiarisce la causa della morte

Nel frattempo, a tre giorni dal ritrovamento delle ossa del bambino, la ricerca di indizi continua. Secondo quanto comunicato martedì dalla gendarmeria locale, circa 100 persone dei servizi di emergenza sono ancora sul posto, vicino al villaggio di montagna di Le Vernet, nel sud della Francia.

Il procuratore di Aix-en-Provence ha detto in conferenza stampa che l'aspetto delle ossa del cranio del piccolo Émile «non consente di affermare quale sia stata la causa della sua morte», precisando che «nessun trauma ante mortem è stato osservato».

Se nessun altro osso della vittima è stato reperito nella zona dove ne sono state trovate alcune sabato da una donna che faceva jogging, il procuratore ha specificato però che sono stati rinvenuti dei resti di abiti che il bambino indossava al momento della scomparsa. Si tratta «di una t-shirt, delle sue scarpe e delle mutandine», ha detto il magistrato, Jean-Luc Blachon.

Sul cranio di Émile sono però state trovate tracce di morsi, certamente di un animale.

Gli inquirenti al momento stanno indagando su un eventuale rapimento, ma non escludono l'ipotesi di un incidente.

Redatto con materiale della dpa e dell'ATS.