Inaugurazione ufficiale Il treno fischia tre volte al polo museale Plateforme 10 di Losanna

sj, ats

15.6.2022 - 10:31

L'inaugurazione del polo museale Plateforme 10 si terrà quest'oggi. Sabato e domenica il pubblico potrà assistere alle porte aperte gratuite dei tre musei.
L'inaugurazione del polo museale Plateforme 10 si terrà quest'oggi. Sabato e domenica il pubblico potrà assistere alle porte aperte gratuite dei tre musei.
Keystone

Il treno fischia tre volte per l'inaugurazione ufficiale del quartiere culturale Plateforme 10 di Losanna. Le esposizioni inaugurali del polo museale, situato nei pressi della stazione, sono dedicate infatti all'universo dei treni e delle ferrovie.

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«Train Zug Treno Tren»: al crocevia delle quattro lingue nazionali, uno stesso tema occupa tre esposizioni distinte al Museo cantonale di Belle Arti (MCBA) con «Voyages imaginaires», al Museo di design e di arti applicate contemporanee (mudac) con «Rencontrons-nous à la gare» e a Photo Elysée (ex-Musée de l'Elysée) con «Regards croisés». Le mostre apriranno questo fine settimana con due giorni di porte aperte gratuite e saranno visibili fino al 25 settembre.

«Si tratta di un tema totalmente elvetico e di coesione nazionale», ha dichiarato ieri a Losanna il direttore generale di Plateforme 10 Patrick Gyger, durante la presentazione ai media delle tre esposizioni per l''apertura dei due nuovi musei e l'inaugurazione del polo museale quest'oggi. «Tuttavia proponiamo un sguardo nuovo» sul tema, ha affermato.

Fermo o in movimento

Al crocevia tra pittura, fotografia e design, ma anche tra cinema e letteratura, il treno e il mondo ferroviario sono rappresentati sia da fermi che in pieno movimento, attraverso stazioni, paesaggi, viaggi, incontri, sogni e storia. In oltre 200 fotografie, 100 dipinti, 100 oggetti di design, video e installazioni, il pubblico è invitato a scoprire come il treno alimenti l'immaginazione degli artisti.

Queste tre mostre interdisciplinari aggirano con disinvoltura qualsiasi approccio letterale o cronologico. L'obiettivo è anche quello di «arricchire la metafora di questa storia ferroviaria rendendo omaggio all'antica vocazione del sito nelle immediate vicinanze della stazione di Losanna, tappa del mitico Venezia-Sempione-Orient-Express», spiegano i responsabili.

Da De Chirico a Hopper

L'esposizione del MCBA «Voyages imaginaires» porta il visitatore nell'immaginario degli artisti. Questa epopea ferroviaria pittorica raggruppa più di 60 capolavori da Giorgio de Chirico a Edward Hopper passando da Paul Delvaux. La modernità della ferrovia viene al contempo elogiata e criticata.

Attraverso i dipinti esposti, il treno evoca velocità, fantasie oscure, misteri, atmosfere notturne, sogni, illusioni, noia, solitudine, tristezza o domande filosofiche. Rilevando inoltre il suo potenziale erotico e poetico. Qui i treni non hanno sempre orari, passeggeri o destinazioni.

Oggetti e romanzo d'appendice

Con «Rencontrons-nous à la gare», il mudac divide il suo tema incentrato sulla stazione con l'idea degli incontri umani e quella del romanzo d'appendice. Nel suo nuovo e magnifico spazio, mette l'individuo al centro della sua esposizione con grande originalità e divertimento. Questa è disseminata di oggetti eterogenei provenienti dal mondo del design ma anche dall'arte contemporanea, dalla pubblicità, dai manifesti cinematografici, dai giochi da tavolo e dai video musicali.

Fra realtà e finzione, le collezioni di oggetti e documenti d'archivio delle FFS si affiancano a opere di Christian Boltanski, Salvador Dalí, Sophie Calle, Marina Abramovic e Studio Jobs.

Per far dialogare la materialità degli oggetti con una componente narrativa, la mostra è accompagnata da un romanzo d'appendice contemporaneo. Pubblicato da Zoé, il libro «Terre-des-Fins» è stato scritto da tre autori romandi, Bruno Pellegrino, Aude Seigne e Daniel Vuataz. La mostra e il romanzo sono strettamente legati, poiché la prima è in un certo senso l'ambientazione, il paesaggio, del secondo.

Photo Elysée

In tre percorsi o «tragitti» e quindici fermate o «stazioni», l'esposizione «Destins croisés» di Photo Elysée esplora nuovi approcci di più di un secolo e mezzo di storie ferroviarie: dalle primissime esperienze del treno nel corso del 19esimo secolo fino all'utilizzo odierno. «Destins croisés» tratta dell'espansione della ferrovia, dell'avvento del cinema e delle sperimentazioni delle avanguardie artistiche e letterarie della prima metà del 20esimo secolo.

La mostra analizza anche la complessità dei rapporti sociali propri alle stazioni, ai treni e ai vagoni, ripercorre le lotte e i combattimenti di coloro che lavorano per le ferrovie e rivela nuove prospettive prendendo spunto da altre forme di viaggio, svelando pratiche alternative contemporanee.

L'esposizione fa dialogare la fotografia (Ella Maillart, Sabine Weiss, René Burri, Henri Cartier-Bresson, Martine Franck, Jean Mohr, Bernard Plossu), il cinema (i fratelli Lumière, Georges Méliès, Charlie Chaplin), la pittura e il disegno (Gustave Caillebotte, Paul Klee, Aloïse Corbaz, Pablo Picasso, Andy Warhol) nonché la letteratura (Blaise Cendrars).

www.plateforme10.ch