AviazioneNegli Stati Uniti 5.000 piloti nascondono i loro problemi mentali e continuano a volare
SDA
29.8.2023 - 20:35
Sono in 5.000 ad essere inadatti a volare eppure stanno dietro la cloche di aerei di linea o velivoli privati. Lo ha stabilito la Federal Aviation Administration (Faa). Ecco chi sono e perché volano ancora.
29.08.2023, 20:35
29.08.2023, 20:57
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Sono quasi 5000 i piloti negli Stati Uniti che hanno nascosto i loro disturbi o le patologie mentali per ottenere la licenza, secondo un'indagine avviata dalla Federal Aviation Administration (Faa) che ha già messo a terra 60 di loro perché considerati un pericolo pubblico.
Un dato inquietante in generale, ma soprattutto in un Paese in cui l'aereo è il mezzo di trasporto più utilizzato dopo l'automobile e che vede nei propri cieli una media di 40 milioni di voli l'anno.
L'identikit del pilota malato
I piloti oggetto dell'inchiesta sono per la maggior parte dei veterani dell'esercito ed è stata proprio Veterans Affairs, l'organizzazione che si occupa dei reduci di guerra, a mettere in luce nel 2019 le incongruenze tra le loro cartelle cliniche e i benefici che invece ricevevano per una serie di patologie mentali.
Tra questi, ben 600 sono piloti di linea, mentre gli altri hanno licenze che consentono loro di volare su aerei a noleggio, per il trasporto merci, azienda e persino turistici.
In 60 già messi a terra
Il portavoce dell'ente dell'aviazione statunitense, Matthew Lehner, ha confermato l'indagine su 4800 piloti spiegando che finora circa 60 di loro sono stati messi a terra perché «rappresentavano un evidente pericolo per la sicurezza aerea».
Ma, per gli esperti del settore, è evidente che la Faa ha un problema di screening dei piloti e che un numero così alto di casi non segnalati è una vera e propria piaga.
Ecco perché non sono stati fermati prima
I test ai quali sono sottoposti regolarmente i piloti sono, secondo i medici che li praticano, superficiali e quindi spesso la Federal Aviation Agency fa affidamento sugli stessi aviatori per segnalare condizioni che potrebbero altrimenti essere difficili da rilevare, come depressione o stress post-traumatico.
Non solo, i piloti ai quali viene diagnosticata depressione, ansia o un altro disturbo mentale non vengono automaticamente messi a terra, ma semplicemente «monitorati» per un certo periodo.
L'incidente più grave
Secondo i dati della National Transportation Agency, i problemi di salute dei piloti sono stati la causa del 9% degli incidenti aerei mortali dal 2012 al 2022, con il caso più drammatico in Francia nel 2015.
Allora il giovane co-pilota Andreas Lubitz, che soffriva di tendenze suicide ed episodi depressivi per i quali era stato anche curato, si schiantò con il suo aereo Germanwings sulle Alpi francesi, uccidendo tutti i 144 passeggeri e i sei membri dell'equipaggio dell'Airbus A320-211.