Si pagano milioni Scoperta ditta segreta che crea fake news per destabilizzare gli Stati

SDA / pab

15.2.2023 - 16:22

Un'inchiesta giornalistica rivela le operazioni di un'agenzia israeliana segreta che si vanta di aver influenzato 33 elezioni presidenziali. Tra le vittime delle sue campagne online ci sarebbe anche uno svizzero.

Immagine d'illustrazione d'archivio. 
Immagine d'illustrazione d'archivio. 
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Keystone-SDA, SDA / pab

Un gruppo di israeliani che opera dalla città di Modiin, a est di Tel Aviv, offre a clienti in tutto il mondo attacchi informatici e servizi di diffusione di informazioni false e di contraffazione, per gettare discredito su determinate persone e scompiglio in elezioni nazionali. «Hanno seminato il caos nelle democrazie in tutto il mondo».

Lo riferisce oggi il quotidiano economico The Marker (Haaretz), che ha condotto per mesi un'inchiesta in diversi continenti con la collaborazione di decine di giornalisti di altri media, fra cui Radio France, Le Monde, Der Spiegel, Die Zeit e Guardian, coordinati dall'associazione Forbidden Stories.

Come è stata scoperta?

Fra le operazioni già condotte, precisa The Marker, ci sono attacchi in Kenya alla vigilia di elezioni e infiltrazioni in una commissione elettorale in Indonesia. Un altro attacco è avvenuto in California.

The Marker spiega che per risalire agli organizzatori di queste attività è stato proposto loro di entrare in azione in Ciad, «al fine di rinviare le elezioni».

Tre giornalisti infatti, uno di Radio France, uno del giornale israeliano Haaretz e uno del sito TheMaker, fingendosi potenziali clienti interessati ai suoi servizi illegali, hanno parlato con il capo dell'agenzia e lo hanno incontrato nella sede a Modi'in, in Israele.

II responsabile della società ha allora illustrato in dettaglio ai loro «clienti» le abilità cyber di cui affermano di disporre, fra cui la capacità di penetrazione in conti Google e Telegram, quella di prelevare documenti bancari e la sofisticata attivazione di ben 40.000 ‹Avatar›, cioè persone fittizie attive sui social. Il tutto per lanciare operazioni di disinformazione in grande stile.

Come funziona?

La sua agenzia segreta è quindi specializzata in missioni mercenarie in grado addirittura di destabilizzare gli Stati, influenzare le elezioni e minare la credibilità dei suoi bersagli agendo nella rete internet.

In pratica il suo team è un'unità specializzata in attacchi informatici che le permettono di assumere il controllo degli account delle vittime (per esempio politici e funzionari) e in disinformazione online, che avviene con la diffusione di falsi articoli di giornale e la manipolazione automatizzata dell’opinione pubblica sui social network.

Stando al resoconto dei giornali, il responsabile della ditta, che si fa chiamare Jorge, ma il suo vero nome sarebbe Tal Hanan, un ex agente segreto israeliano, afferma di aver sviluppato un programma informatico che consente di generare e gestire migliaia di account falsi sulle principali piattaforme.

Il programma si chiama Advanced Impact Media Solutions (AIMS). Un nome di cui i giornalisti hanno trovato traccia anche su Facebook che, dopo essere stato avvertito dai giornalisti, ha annunciato di aver cancellato diversi account falsi che sarebbero stati generati proprio tramite la piattaforma usata dal Team Jorge.

I presunti successi e il loro costo

Di fronte ai finti clienti, l'uomo che è pure capo della società di sicurezza e consulenza Demoman International, si è vantato di aver interferito in «33 campagne elettorali di livello presidenziale» in tutto il mondo e di essere riuscito ad «avere successo» in 27 di esse.

I costi variano da alcune centinaia di migliaia di dollari fino a 15 milioni per una campagna presidenziale. In Europa la società sarebbe intervenuta solo nel referendum organizzato nel 2014 dagli indipendentisti catalani. Il grosso delle sue operazioni elettorale si concentrerebbe in Africa.

Ha influenzato USA 2016 e la Brexit?

Non è chiaro come Jorge riesca a misurare il successo del lavoro suo e del suo gruppo. Gli autori dell'inchiesta non sono riusciti a trovare la prova provata che Tal Hanan è stato coinvolto nelle pratiche di Cambridge Analytica.

Cambridge Analytica è la società accusata di aver influenzato le elezioni presidenziali statunitensi del 2016 e il referendum sulla Brexit, sempre nello stesso anno, il cui risultato, giova ricordarlo, è stato risicato con il 52% dei votanti che ha detto «sì» all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, contro un 48% di «no».

Il suo nome però in certi ambienti non è ignoto, come dimostrano alcune e-mail.

Uno svizzero tra le vittime

Tra le vittime delle campagne online di Jorge e il suo gruppo di lavoro negli ultimi anni ci sarebbe anche lo svizzero Xavier Justo, l'ex banchiere ed ex direttore di Petrosaudi.

L'agenzia segreta israeliana sarebbe intervenuta per denigrarlo e minarne la credibilità, perché nel 2015 ha fatto filtrare le informazioni che hanno portato alla scoperta della vicenda legata al fondo sovrano malesiano 1MDB (1 Malaysia Development Berhad) .

Il caso, lo ricordiamo, tra le altre cose ha avuto come conseguenza lo scioglimento della Banca della Svizzera italiana.