Roma Blitz degli ambientalisti a Roma, liquido nero nella fontana di Trevi

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21.5.2023 - 19:20

Il blitz di Ultima Generazione nella Fontana di Trevi a Roma.
Il blitz di Ultima Generazione nella Fontana di Trevi a Roma.
Keystone

Blitz di Ultima Generazione nella Capitale italiana. Circa una decina di attivisti hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi, al centro di Roma.

21.5.2023 - 19:20

Con uno striscione per la campagna 'non paghiamo il fossile', anche considerato quello che sta accadendo «in Emilia Romagna», i giovani ambientalisti, per sensibilizzare sulla loro causa, si sono posizionati in piedi dentro alla Fontana, urlando «il nostro paese sta morendo», tra gli insulti dei passanti e dei turisti. A interrompere l'azione, la Polizia Locale sul posto.

«La tragedia orribile vissuta in questi giorni in Emilia Romagna è un'avvisaglia del futuro nero che attende l'umanità, fatto di siccità alternata ad alluvioni sempre più frequenti e violente», ha detto uno dei ragazzi ricordando che «secondo la Banca d'Italia, per di più, una casa su quattro è a rischio alluvione in Italia, con danni stimabili in 3 miliardi ogni anno».

Il monito del ministro e del sindaco

Dalla politica è arrivato invece l'ammonimento: «Quello degli attacchi ai monumenti da parte degli eco-vandali sta diventando un rituale stanco che, purtroppo però, ha un costo economico per i cittadini e forse provoca anche danni. Non è un caso che le centinaia di turisti presenti davanti alla Fontana di Trevi abbiano espresso il loro disappunto per questo ennesimo atto sconsiderato», ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.

Condanna anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, giunto sul posto poco dopo: «Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico», ha detto il primo cittadino. «Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero esserci danni permanenti perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo», ha spiegato Gualtieri.

Il sindaco ha quindi rivolto un appello al gruppo ambientalista, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti: «È giusto battersi per il clima, ma questo non è il modo giusto. È sbagliato. Si rischia di danneggiare i monumenti e si costringono le pubbliche amministrazioni a interventi di ripristino costosi», ha ribadito, sottolineando che ora bisognerà «svuotare» la fontana e «si butteranno via 300 mila litri d'acqua».

Canotti a Torino

Gli attivisti in questa domenica hanno voluto farsi sentire, «soprattutto in virtù dei danni che sta portando il cambiamento climatico nel nostro Paese». E così anche a Torino oggi, il gruppo Extinction Rebellion, ha portato la protesta davanti al Salone del libro dove gli attivisti hanno posizionato due canotti con l'obiettivo di riportare l'attenzione sull'alluvione in Emilia Romagna.

Poi hanno srotolato uno striscione con con la scritta 'Emergenza climatica ed ecologica'. «Si tratta – hanno rivendicato – di una nuova azione di protesta, che segue la contestazione pacifica alla ministra alla Famiglia e Natalità, Eugenia Roccella».

ev