Lutto nella moda È morto a 83 anni lo stilista italiano Roberto Cavalli

SDA / red

12.4.2024 - 20:34

È morto oggi a Firenze lo stilista Roberto Cavalli, aveva 83 anni, e da un anno era diventato papà del suo sesto figlio, chiamato Giorgio (come suo padre), avuto dalla compagna, la modella Sandra Bergman.

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Tra i protagonisti della moda degli ultimi 50 anni, Cavalli ha contribuito a portare la bandiera del made in Italy nel mondo. «Non chiamatemi stilista - scriveva nella sua autobiografia Just Me (Mondadori) -. Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno pret-à-portér, pronto per essere indossato».

Il suo pret-a-porter, riconoscibile grazie a motivi iconici come l'animalier, è stato indossato (e amato) dalle celebrità di tutto il mondo, da Jennifer Lopez a Naomi Campbell, da Katy Perry a Lady Gaga, solo per citarne alcune.

Il padre fucilato dai tedeschi

Nato il 15 novembre 1940, Roberto Cavalli è sempre rimasto legatissimo a Firenze, città in cui si trasferì dalla provincia con la madre, ancora piccolo e sconvolto dalla perdita del padre, che fu sequestrato e fucilato il 4 luglio 1944 dai tedeschi in ritirata.

Nel capoluogo toscano ha dato vita alla sua impresa stilistica già negli anni Settanta. Visionario, stimatore del corpo femminile e costantemente ispirato dal mondo della natura tanto da rendere l'animalier una stampa da tutti i giorni.

Prima fu il ghepardo, subito negli anni '70, poi negli anni '90 arrivò lo zebrato e poi le fantasie a farfalla, leopardo, coccodrillo, lince, serpente e paillettes usate come squame di pesce. Il serpente è il simbolo della sua maison, che oggi ha boutique in tutto il globo. Un successo che lo portò pure a tenere una lectio magistralis alla Oxford University.

Un tifosissimo della Fiorentina

Cavalli lascia sei figli. Dalla prima moglie, Silvanella Giannoni, ebbe Cristina e Tommaso, poi sposò Eva Duringer nel 1980, con cui ebbe Rachele, Daniele e Robert. Quindi poco fa, il piccolo Giorgio.

Tifosissimo della Fiorentina, fu tra i primi amici e sostenitori di un giovane Matteo Renzi. Tra gli aneddoti che la città non ha dimenticato c'è anche quello del 2002, quando Firenze venne invasa dal Social forum e molte grandi firme chiusero le loro boutique per paura dei manifestanti: lui invece non solo tenne aperta la sua, in via Tornabuoni, ma offrì la colazione ad alcuni di loro nel bar che aveva rilevato a fianco del negozio.

Dal 2014 Roberto Cavalli ha lasciato la guida della maison, che è ora affidata alla direzione creativa di Fausto Puglisi. Oggi la griffe è di proprietà della società di investimento di Dubai Vision Investments, che fa capo a Hussain Sajwani.

«La sua eredità rimane una costante fonte di ispirazione»

E proprio dall'attuale direttore creativo è firmato il messaggio di cordoglio, condiviso con un post sul profilo ufficiale del marchio di moda: «Caro Roberto, potrai anche non essere più fisicamente tra di noi, ma so che sentirò il tuo spirito con me per sempre», scrive nella didascalia Puglisi, alla guida del brand dal 2020.

E sempre sotto al post, il CEO della casa di moda, Sergio Azzolari, condivide a nome di quest'ultima «le condoglianze per la perdita della famiglia del signor Cavalli. La sua eredità rimane una costante fonte di ispirazione».