Italia Caso Saman, aperto un nuovo fascicolo d'indagine contro ignoti

SDA

26.11.2022 - 15:11

Immagine d'illustrazione
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Un nuovo fascicolo d'indagine, allo stato a carico di ignoti, è stato aperto dalla Procura di Reggio Emilia sul caso di Saman Abbas, la 18enne pachistana che si ritiene sia stata uccisa a Novellara. Per l'omicidio sono già a processo cinque parenti: i due genitori, uno zio e due cugini, con udienza fissata a febbraio.

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Il nuovo fascicolo, come anticipa online Repubblica Bologna, potrebbe servire per approfondire eventuali ulteriori complicità, anche sulla base di quello che emergerà dalle operazioni avviate nel casolare diroccato dove tra il 18 e il 19 novembre è stato trovato un cadavere sotterrato, in un luogo indicato dallo zio di Saman, Danish Hasnain.

Durante gli scavi sono stati trovati anche alcuni oggetti che saranno analizzati dal Ris: un mozzicone di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie.

Il Dna di Saman è stato rinvenuto sugli abiti che lo zio Danish indossava verosimilmente tra il 30 aprile e il primo maggio 2021, la notte del presunto delitto della 18enne pachistana a Novellara, nella Bassa Reggiana.

A confermarlo sono le analisi dei Ris di Parma sui vestiti sequestrati il 5 novembre 2021 dai carabinieri nella casa dove abitava Hasnain, a Campagnola Emilia. Si tratta di un giubbotto felpato nero e grigio con zip, un paio di guanti da lavoro e un paio di ciabatte nere in similpelle.

Un alone biancastro sul retro del giubbino

Nella relazione dei carabinieri del reparto investigazioni scientifiche, datata ottobre 2022 e agli atti del processo, è stato rilevato un alone biancastro sul retro del giubbino, in corrispondenza della spalla sinistra, che sottoposto all'amilasi test, specifico per la ricerca della saliva, ha fornito esito debolmente positivo.

Non viene puntualizzato nel dettaglio se questa appartenga alla giovane scomparsa, ma si conferma che «sul giubbotto sono state trovate tracce biologiche riconducibili a Saman».

Da nessun indumento sono emerse invece tracce di sangue umano. E questo ha portato gli investigatori a scartare l'ipotesi che il corpo sia stato smembrato come era emerso da alcune confidenze del cugino Ikram Ijaz in carcere, propendendo quindi per il racconto fatto dal fratello minore di Saman che durante l'incidente probatorio raccontò come lo zio Danish avesse strangolato la sorella.

Infine, da un'altra relazione datata marzo 2022, su uno dei 26 prelievi effettuati sul giubbotto di Danish, sono state trovate tracce anche di Ijaz.