Prima ricognizione sul manufatto Tragedia di Mestre: sul guardrail ben 27 punti di contatto del bus

SDA

6.10.2023 - 12:55

Sono 27 i punti di contatto segnati sull'asfalto del cavalcavia di Mestre, in corrispondenza di altrettante «strisciate» compiute dal pullman precipitato martedì scorso, dopo una corsa apparentemente fuori controllo.

I segni sono stati apposti dalla polizia locale di Venezia, nella prima ricognizione sul manufatto, che poi dovrà essere sottoposta a una perizia, su mandato della Procura della repubblica.

Il guardrail, al centro delle polemiche per la sua vetustà e facilmente scavalcato dal mezzo pieno di turisti, appare divelto proprio in corrispondenza dell'altrettanto famigerato «varco di servizio», lungo circa tre metri.

Le strisciate del bus si interrompono giusto in corrispondenza dell'interruzione della barriera. Da lì in poi il resto del guardrail è accartocciato per alcuni metri, e la ringhiera esterna è completamente divelta.

La pavimentazione del passaggio esterno, sotto la quale scorrono cavi e servizi, è sfondata subito dopo il varco e in un altro punto successivo. Il punto è pieno di vetri rotti. Sarà anche questo uno dei punti al centro dell'attenzione dei tecnici: da capire se sia stato sfondato dal peso dell'autobus, oppure se lo era già in precedenza, e se abbia causato lo sbilanciamento del mezzo verso il precipizio mortale.

Stabili o migliorano le condizioni dei 15 feriti

Intanto sono stabili o migliorano le condizioni dei 15 feriti (12 adulti di cui sette donne, più tre minori) ricoverati negli ospedali del Veneto. Nove di loro sono ancora in terapia intensiva (tra loro una bimba), cinque nei reparti di chirurgia, uno in pediatria.

All'ospedale di Mestre restano ricoverati cinque turisti: tre ucraini e una coppia di tedeschi, un paziente «è ancora in condizioni critiche, due in condizioni discrete e due in decorso regolare» fanno sapere dall'ospedale. Stabili le condizioni della 21enne francese ricoverata a Dolo, così come del 24enne croato che si trova a Mirano.

Procede senza intoppi anche il decorso dei cinque ospedalizzati a Treviso: due minori tedeschi (bimba di 4 anni e ragazzo di 13) e un ragazzo della stessa nazionalità, stabile anche la 33enne ucraina. A Padova, invece, risultano ricoverati i pazienti più gravi: una 29enne e una bimba ucraina di 4 anni e una 52enne di nazionalità spagnola. «Tutte e tre le pazienti sono ancora in condizioni critiche».

È stabile, invece, un paziente tedesco di 33 anni ricoverato all'ospedale di Treviso le cui condizioni ieri erano state definite critiche. La prognosi resta però ancora riservata. La situazione degli altri pazienti risulta «invariata rispetto alle comunicazioni diffuse nel pomeriggio di ieri», rendono noto.

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