Intelligenza artificiale L'algoritmo che prevede gli arresti cardiaci

SDA

8.4.2022 - 15:31

L'infarto è uno dei pericoli maggiori per molte persone.
L'infarto è uno dei pericoli maggiori per molte persone.
Keystone

Prevedere un arresto cardiaco grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale, meglio di quanto riescono a fare i medici.

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È il traguardo raggiunto da un gruppo di ricerca guidato dall'Università Johns Hopkins di Baltimora (Stati Uniti) e pubblicato sulla rivista «Nature Cardiovascular Research». Potrebbe trasformare le terapie per i soggetti a rischio, aumentandone le probabilità di evitare aritmie cardiache letali.

«Gli arresti cardiaci dovuti ad aritmia sono la causa di circa il 20% di tutti i decessi nel mondo e, in generale, ne sappiamo poco sulle cause e sull'identificare i soggetti che ne sono a rischio», ha osservato Natalia Trayanova, della Johns Hopkins.

Tanto che – proseguono gli autori della ricerca – ci sono pazienti a basso rischio di morte cardiaca improvvisa che ricevono defibrillatori di cui potrebbero non aver bisogno e pazienti ad alto rischio che invece non ricevono le cure di cui avrebbero bisogno e che potrebbero morire improvvisamente.

Per provare a migliorare queste previsioni i ricercatori hanno sviluppato un algoritmo che ha analizzato i dati clinici di migliaia di pazienti degli ultimi 10 anni, analizzando in particolare coloro che avevano avuto già problemi cardiaci con cicatrici al miocardio.

L'intelligenza artificiale ha così imparato a identificare correlazioni invisibili all'occhio umano ed è riuscita a prevedere con altissima precisione il rischio di arresto cardiaco. «Quello che il nostro algoritmo può fare – ha detto Trayanova – è determinare chi è realmente a maggior rischio di arresto cardiaco e stimare quando si verificherà».