Meta nel mirino L'UE indaga su FB e Instagram: sospetta disinformazione sulle imminenti elezioni

SDA

1.5.2024 - 13:48

Si accendono i riflettori dell'Ue sul rischio disinformazione in vista delle prossime Europee. La Commissione ha annunciato l'apertura di un'indagine nei confronti di Facebook e Instagram, entrambi di Meta, per sospetta violazione del Digiltal Services Act, il regolamento europeo varato proprio per proteggere gli utenti.

Mark Zuckerberg. Il suo Meta non rispetta le regole dell'UE?
Mark Zuckerberg. Il suo Meta non rispetta le regole dell'UE?
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Palazzo Berlaymont si è mosso dopo aver verificato che entrambe le piattaforme presentano il rischio che la pubblicità sia sfruttata per interferenze e truffe straniere e non forniscono un adeguato accesso ai dati per monitorare le elezioni del 6-9 giugno.

Facebook e Instagram, inoltre, sarebbero carenti anche nella segnalazione e contenuti illegali. Tutto ciò, secondo Bruxelles, può portare alla violazione dell'integrità delle elezioni.

Ecco l'obiettivo di fondo dell'UE

Sullo sfondo, nella strategia dell'Ue, c'è l'obiettivo di limitare il più possibile che Paesi non amici, la Russia in primis, interferiscano nella corsa elettorale con l'obiettivo di aumentare il peso dei partiti più vicini a Mosca.

Non è la prima volta che Bruxelles agisce facendo perno sul Dsa e, da settimane, tra la Commissione e Tik tok i rapporti sono alquanto burrascosi.

La piattaforma legata alla cinese ByteDance è stata esclusa dai telefonini dei funzionari dell'esecutivo Ue e nel corso di un dibattito elettorale a Maastricht la presidente Ursula von der Leyen non ne ha escluso la completa messa al bando dall'Europa per i rischi che comporterebbe alla sicurezza dell'Unione.

«Sono timori infondati e basati su convinzioni fondamentalmente errate. TikTok è già pronta a investire 12 miliardi di euro nel prossimo decennio nel Progetto Clover, un'iniziativa all'avanguardia nel settore per rafforzare ulteriormente la sicurezza dei dati e il nostro primo data center irlandese è attivo», ha replicato un portavoce dell'azienda.

FB e Insta non rispettano le regole?

Con Facebook e Instagram il discorso è diverso ed è legato più al tema della disinformazione che a quello della cybersicurezza.

La Commissione sospetta che Meta non rispetti gli obblighi di Dsa relativi alla diffusione di pubblicità ingannevoli, campagne di disinformazione e comportamenti non autentici coordinati e ritiene possibile che il declassamento di contenuti politici nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, compresi i loro feed, non sia conforme agli obblighi comunitari.

Nel mirino, inoltre, è finita l'intenzione di Meta di deprezzare «CrowdTangle», uno strumento di public insights che consente il monitoraggio delle elezioni in tempo reale da parte di ricercatori, giornalisti e società civile.

E, secondo gli esperti della Commissione, carenze ci sarebbero anche nel meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali.

Meta ha 5 giorni per rispondere

Si tratta della sesta indagine aperta dall'Ue da quando è in vigore il Dsa. «La decisione di martedì dimostra che siamo seriamente intenzionati a rispettare» il regolamento.

«Proteggere le nostre democrazie è una lotta comune con i nostri Stati membri», ha sottolineato von der Leyen. Meta ha ora cinque giorni lavorativi per mostrare alla Commissione cosa è stato fatto o cosa verrà fatto per evitare violazioni.

Ma con l'apertura dell'indagine l'esecutivo Ue è autorizzato ad adottare ulteriori misure di esecuzione, misure provvisorie o decisioni di non conformità.