Miti alla prova dei fatti La birra dà alla testa più in fretta quando fa caldo?

dpa / tmxh

20.8.2020

Una «bionda bella fresca» è una soluzione molto diffusa per dissetarsi, soprattutto d’estate.
Una «bionda bella fresca» è una soluzione molto diffusa per dissetarsi, soprattutto d’estate.
picture alliance/Marius Becker/dpa

Si dice che la birra sul vino sia veleno. Che gli effetti della birra si facciano sentire particolarmente sotto il sole. O ancora che bere birra aiuti a combattere i postumi della sbornia. I miti che circondano questa bevanda sono innumerevoli. Una panoramica dei fatti concreti permette di distinguere il vero dal falso.

«Perfino l'acqua diventa una nobile bevanda se mescolata con malto e luppolo.» Molti svizzeri sembrano attenersi a questo detto tedesco: secondo l’Associazione svizzera delle birrerie, infatti, ogni abitante ne consuma circa 55 litri all’anno.

Non stupisce dunque la grande quantità di miti che circondano la «bionda ben fredda». È giunto il momento di fare una panoramica dei fatti concreti.

Affermazione: «birra su vino è veleno…»

Valutazione: falso.

Realtà: «… vino su birra è ben fatto» (in tedesco: «Bier auf Wein, das lass sein, Wein auf Bier, das rat' ich dir». Non esiste un equivalente in lingua italiana. ndr). Se alla vostra prossima festa un invitato dovesse esordire con questo detto, sappiate che è falso. Alcuni studi hanno dimostrato che i postumi della sbornia sono ugualmente intensi qualunque sia la bevanda alcolica consumata la sera prima. Nel Medioevo queste parole usate per brindare riguardavano le differenze sociali.

Affermazione: la birra calda aiuta a combattere il raffreddore.

Valutazione: falso.

Realtà: il consumo di birra può effettivamente procurare una piacevole sensazione di calore. Il luppolo e il malto apportano oli essenziali e sostanze amare che hanno un effetto antibatterico e calmante, spiega l’esperta Antje Gahl. «L’alcool ha inoltre un certo effetto "narcotico" e può favorire il sonno.» E il riposo è noto come la miglior medicina, non è vero?

Questa sensazione piacevole è tuttavia fuorviante, continua Antje Gahl. L’esperta consiglia di evitare la birra e l’alcool quando si è raffreddati poiché indeboliscono il sistema immunitario e disidratano l’organismo. I tè alle erbe o ai frutti rossi sono, a suo parere, la migliore alternativa.

Resta il fatto che «un consumo moderato di birra può contribuire in maniera sostanziale ad una alimentazione sana», indica l’Associazione svizzera delle birrerie. «I benefici per la salute diminuiscono, tuttavia, quando il consumo aumenta.»

Affermazione: gli effetti della birra sono più marcati quando fa caldo.

Valutazione: vero.

Realtà: La birra non è adatta per dissetarsi in presenza di alte temperature, sostengono gli esperti. Sotto il sole cocente, gli effetti dell’alcool sull’organismo sono più rapidi e intensi. La pressione sanguigna scende e si manifesta una sensazione di stanchezza e debolezza. Ciò può causare problemi di circolazione e addirittura perdita di conoscenza. Gli esperti mettono anche in guardia dalle combinazioni fra alcolici e bagni in acqua. In effetti, i vasi sanguigni si dilatano e può verificarsi uno shock termico, anche se la temperatura dell'acqua si situa tra i 20 e i 22 ºC.

Affermazione: bere birra aiuta a combattere i postumi della sbornia.

Valutazione: solo a breve termine.

Realtà: quando si beve molto, se ne paga spesso il prezzo l’indomani con mal di testa e nausea. Un apporto di liquidi contribuisce ad attenuare tali sintomi. «Accade anche con la birra», afferma Nicolas von Ahsen, medico di laboratorio. Tuttavia, questa nobile bevanda agisce solo a breve termine, ritardando il mal di testa. Le bevande ricche di elettroliti, come i succhi di frutta, sarebbero ben più appropriati, afferma.

In ogni caso, come raccomanda l'Associazione svizzera delle birrerie, è preferibile optare per un consumo moderato: «Gli uomini adulti non dovrebbero bere più di due bicchieri standard di bevande alcoliche al giorno e le donne adulte non più di un bicchiere.»

Affermazione: la birra non può diventare cattiva.

Valutazione: vero.

Realtà: Si può tranquillamente bere la birra anche se il termine minimo di conservazione (Tmc) è stato superato. L'alcool, l'acido carbonico e il luppolo contenuti nella birra impediscono la diffusione di germi nocivi, spiega Holger Eichele, esperto di birra. «Finché una bottiglia è sigillata, non vi è rischio per la salute se il Tmc è superato.» Tuttavia, spiega, il colore e il gusto spesso si evolvono verso le note dello sherry.

L'Associazione svizzera delle birrerie fornisce tuttavia dei chiarimenti: «Come la maggior parte dei prodotti alimentari, la birra ha una durata di conservazione limitata. Riposta in un luogo fresco e buio, può essere conservata per alcuni mesi senza grande perdita di qualità. Al momento della consegna da parte della birreria, la birra è ad uno stadio di perfetta maturità e deve quindi essere consumata relativamente presto, dopo un breve periodo di riposo.»

Affermazione: birra e sport non sono una buona accoppiata.

Valutazione: in parte vero.

Realtà: una birretta dopo l'allenamento è l’ideale. Almeno finché si tratta di una birra allo 0,0%, spiega Helen Bauhaus, dell'Università dello sport di Colonia.

Ricca di carboidrati e sodio, la birra analcolica è assolutamente adatta agli sportivi che hanno perso liquidi sudando, afferma. La birra alcolica, invece, deve assolutamente essere evitata in quanto aumenta il rischio di lesioni e riduce la qualità del sonno, aggiunge l’esperta.

Affermazione: Non c'è birra alle Hawaii.

Valutazione: falso.

Realtà: il cantante tedesco Paul Kuhn ha diffuso questa voce nel 1963 con il suo tormentone intitolato «Es gibt Kein Bier auf Hawaii». Ma è ovvio che gli hawaiani non vantano solo cocktail colorati. In questo Paese la birreria Kona produce birre dai nomi evocativi: Fire Rock, Longboard o anche Gold Cliff.

Affermazione: la birra analcolica non contiene alcool.

Valutazione: falso in certi casi.

Realtà: come qualsiasi altra birra, la birra analcolica è prodotta con acqua, orzo, lievito e luppolo. Tuttavia, vi si possono anche trovare minimi residui di alcool utili per affinare il gusto. «Anche se alcune birre analcoliche presentano effettivamente uno 0,0% vol., altre possono contenere residui di alcol fino a un massimo di 0,5% vol. dovuti ai procedimenti descritti in precedenza», scrive l'Associazione svizzera delle birrerie.

L'associazione precisa che la birra analcolica deve essere «praticamente esente da alcool (max. 0,5% vol.)» e «ottenuta tramite sottrazione dell'alcool da una birra tradizionale o mediante un processo di fabbricazione speciale allo stadio della fermentazione».

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