NEW YORK
Non si placa l'inferno di fuoco nel nord della California che sta devastando otto contee, tra cui quelle di Napa e Sonoma, le terre del vino del Golden State conosciute in tutto il mondo.
La serie di incendi ha già causato 17 morti, ma il bilancio rischia di aggravarsi visto che i dispersi sono oltre 500, secondo le nuove cifre diffuse dalle autorità.
Da domenica sono andati bruciati 115 mila acri (46 mila ettari) di terreno, di cui 52 mila (21 mila ettari) nelle contee di Napa e Sonoma, con danni incalcolabili ai vigneti. Almeno 3.500 edifici sono andati distrutti e più di 20 mila abitanti sono stati evacuati. "È un incendio devastante", ha affermato il gruppo Sonoma County Winegrowers su Facebook.
La California è il quarto produttore di vino nel mondo, e le due contee con i loro 100 mila acri di viti e oltre 650 case vinicole hanno un giro d'affari da 55 miliardi di dollari. Senza contare il turismo legato alle degustazioni nelle cantine di Napa e Sonoma: l'anno scorso sono state registrate 23,6 milioni di visite con 7,2 miliardi di dollari di introito.
Il vento, che insieme alla elevate temperature ha alimentato le fiamme, da ieri è diminuito, ma secondo i meteorologi dovrebbe riacquistare forza, rendendo difficile per i vigili del fuoco domare i roghi.
"Non c'è stato nessun preavviso", ha raccontato Maureen Grinnell, 77 anni, che vive sulle colline a nord di Napa con il marito Sheldon, 89 anni. "Stavo guardando un film con mia nipote e ho sentito odore di fumo - ha continuato - mi sono affacciata alla finestra e mi sono accorta delle fiamme che si avvicinavano". Da quel momento ha spiegato che sono rimasti in casa meno di dieci minuti, il tempo necessario per caricare poche cose e il cane in macchina. "Mentre tiravo fuori l'auto dal garage la casa stava già bruciando - ha detto - ho guidato lungo la strada invasa dal fumo, con fiamme su entrambi i lati. Sembrava la scena di Via col Vento con Atlanta distrutta dal fuoco".
Intanto, i colossi dell'high tech della Silicon Valley si stanno mobilitando per la ricostruzione delle aree distrutte. Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, ha annunciato che donerà un milione di dollari a organizzazioni locali, e un sostegno economico arriverà anche da Apple. "I nostri pensieri sono con gli amici e i vicini della Bay Area", ha scritto su Twitter l'amministratore delegato di Apple Tim Cook, aggiungendo che Cupertino stanzierà dei fondi per "aiutare le operazioni di soccorso".
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