Un segno d'amicizia La diplomazia riparte dai panda cinesi allo zoo di San Diego

SDA

22.2.2024 - 18:32

Un panda gigante allo zoo di Berlino
Un panda gigante allo zoo di Berlino
Keystone

La diplomazia dei panda della Cina riparte di slancio dagli Stati Uniti, da San Diego.

22.2.2024 - 18:32

Lo zoo californiano potrebbe, per la prima volta dal 2019, riavere in prestito un'altra coppia di orsetti bicolore alla fine dell'estate, a sigillare il dialogo stabilizzato tra Pechino e Washington benedetta dal summit di novembre a San Francisco tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping, che nell'occasione definì «i panda messaggeri di amicizia tra i popoli cinese e americano».

«Siamo onorati dalla potenziale opportunità di continuare i nostri sforzi per la conservazione e la garanzia del futuro della specie», ha commentato in una nota ai limiti dell'entusiasmo Megan Owen, della San Diego Zoo Wildlife Alliance e vicepresidente di Wildlife Conservation Science.

Una delle femmine prese in considerazione è una discendente di Bai Yun e Gao Gao, due ex residenti dello zoo di San Diego, ha rilevato Owen, a rimarcare la continuità tra passato e futuro.

I panda usati per promuovere la politica estera

A Pechino, invece, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha illustrato un piano sui panda, spesso usati dalla Repubblica popolare per promuovere i suoi obiettivi di politica estera, parlando «di accordi firmati con lo zoo di San Diego» e incentrati «su un nuovo ciclo di cooperazione per la protezione» della specie. Ha citato un'intesa simile già raggiunta con lo zoo di Madrid e di altre in discussione con strutture analoghe di Washington e Vienna.

Gli ultimi iconici panda negli Stati Uniti, ad Atlanta, torneranno in Cina a fine 2024: la loro presenza negli zoo statunitensi è stata un segno di amicizia tra le due nazioni sin dall'arrivo dei primi esemplari con la normalizzazione delle relazioni degli anni '70.

Le tensioni internazionali non hanno risparmiato i panda

L'aumento delle tensioni bilaterali degli ultimi anni non ha risparmiato gli orsi, con i nazionalisti cinesi che – ad esempio – avviarono un'intensa campagna online nel 2023 per il ritorno del panda Ya Ya dallo zoo di Memphis. Gli utenti sui social accusarono la struttura americana di maltrattamenti, fino a causare la morte prematura del compagno Le Le, malgrado le smentite degli esperti cinesi.

Secondo il WWF, ci sono circa 1.860 panda giganti allo stato brado e circa 600 in centri dedicati, zoo e parchi naturali di tutto il mondo. Un numero che spinse la Cina a rimuovere a luglio 2021 il panda dalla lista degli animali a rischio d'estinzione, optando per la classificazione di specie «vulnerabile».

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