Sono stati rastrellati centimetro per centimetro almeno 12 ettari.
S'è fatto affidamento anche su diverse unità cinofile, oltre che su due elicotteri.
Oltre ai militari diversi altri corpi delle forze dell'ordine sono stati mobilitati in massa per le ricerche a tappeto degli scorsi giorni.
Si è fatto appello anche agli specialisti dell'esercito per ritrovare il piccolo Émile. Ma di lui nessuna traccia.
Le ricerche del piccolo Émile senza risultati
Sono stati rastrellati centimetro per centimetro almeno 12 ettari.
S'è fatto affidamento anche su diverse unità cinofile, oltre che su due elicotteri.
Oltre ai militari diversi altri corpi delle forze dell'ordine sono stati mobilitati in massa per le ricerche a tappeto degli scorsi giorni.
Si è fatto appello anche agli specialisti dell'esercito per ritrovare il piccolo Émile. Ma di lui nessuna traccia.
Le operazioni di «rastrellamento giudiziario» nella frazione di Haut-Vernet (Alpes-de-Haute-Provence), dove il piccolo Émile è scomparso sabato, «stanno per essere completate» e l'indagine entra nella fase di analisi delle prove raccolte, ha annunciato mercoledì il pubblico ministero di Dignes-les-Bains.
Hai fretta? blue News riassume per te:
- Le operazioni di ricerca sul terreno del piccolo Émile di due anni e mezzo scomparso sabato sera, salvo una piccola operazione, sono state interrotte.
- Non sono stati rinvenuti nuovi elementi. Quella che sembrava essere una goccia di sangue umano si è rivelata essere di animale.
- Conclusa la missione sul terreno ora si analizzano i dati di telefonia mobile per sapere chi era nella zona durante e dopo la scomparsa.
- S'è scoperto che il ragazzino non era da solo coi nonni ma che c'erano pure suoi zii e zie, alcuni dei quali minorenni, per una riunione famigliare.
- Non verranno fatte altre comunicazioni giudiziarie, salvo in caso di necessità e questo anche per dare un po' di pace alla famiglia.
Queste ricerche «non hanno portato, in questa fase, a nuove informazioni», ha riconosciuto Rémy Avon in un comunicato stampa.
La sessantina di agenti e militari impiegati nelle ricerche a tappeto, stando ai giornalisti sul posto, hanno lasciato la località di montagna in serata. Non hanno trovato nessun nuovo elemento utile a risolvere il mistero.
«L'inchiesta giudiziaria sulle cause della scomparsa continuerà, in particolare analizzando la notevole quantità di informazioni ed elementi raccolti negli ultimi quattro giorni», ha aggiunto.
Mercoledì mattina, stando al sito d'informazione BFMTV, una cinquantina di agenti sta perlustrando una parcella di terreno. Dovrebbe trattarsi dell'ultima operazione sul campo. Secondo BFMTV la missione era già pianificata e non è legata a nuovi indizi, poiché, come detto, non ce ne sono.
Analizzata una traccia di sangue
Per chiarire il lavoro che attende gli inquirenti, il procuratore di Digne ha fatto all'AFP l'esempio di una macchia rossa osservata dopo l'esame visivo di martedì sulla carrozzeria di un veicolo, «una macchia che potrebbe essere ritenuta di sangue».
«Un campione è stato prelevato e inviato all'IRCGN (Institut de recherche criminelle de la gendarmerie nationale) di Pontoise per essere analizzato» i risultati sono arrivati durante la notte, «ed è risultato non essere sangue umano ma animale», ha spiegato il magistrato.
Intanto, sempre mercoledì, sono iniziate le analisi dei dati della telefonia mobile per stabilire chi fosse presente nel villaggio o nelle vicinanze poco prima, durante e dopo la scomparsa del piccolo Émile.
Il ragazzino non era da solo coi nonni, c'erano altre persone
Il bambino, di due anni e mezzo, è stato visto per l'ultima volta intorno alle 17.15 di sabato, da solo, in una strada secondaria della frazione di Haut-Vernet, dove era appena arrivato per le vacanze estive a casa dei nonni.
Stando alle informazioni di BFMTV sabato sera nella casa dei nonni era in corso un incontro familiare con altri zii e zie, di tutte le età, alcuni di loro minorenni. Una fonte ha confermato che almeno una decina di persone stava passando il fine settimana nella casa familiare.
La madre di Émile, giova ricordare, è la maggiore tra fratelli e sorelle, che in totale sono nove, alcuni dei quali appena adolescenti.
Un mistero fitto
Il ragazzino si è perso? È stato rapito? È stato vittima di un incidente o di un omicidio?
Il mistero è rimasto irrisolto e lo è tutt'ora, cinque giorni dopo la sua scomparsa. In caso si fosse perso si teme per la sua vita. In effetti il corpo umano è difficile riesca a stare più di 48 ore senza cibo e senza acqua, soprattutto non durante un periodo canicolare come quello che sta vivendo la zona, che oltretutto, è impervia.
Sono stati perlustrati tutti i 30 edifici di questa piccola frazione alpina, visitati 12 veicoli, interrogati i 25 abitanti del villaggio e setacciati meticolosamente 12 ettari di terreno. Nei primi giorni sono state coinvolte oltre 800 persone nelle ricerche.
«Le comunicazioni giudiziarie cesseranno» d'ora in poi, a meno che «non sia necessario», ha concluso il pubblico ministero, insistendo sulla necessità di «tranquillità» da parte della famiglia e del villaggio.