Ecco qualiLa Svizzera restituisce tre reperti archeologici all'Iraq
mh, ats
24.5.2024 - 11:25
Un antico frammento di statua e due rilievi mesopotamici sono stati restituiti oggi a Berna dalla Svizzera all'Iraq. Erano stati confiscati nel canton Ginevra nel 2023 nell'ambito di un procedimento penale.
Keystone-SDA, mh, ats
24.05.2024, 11:25
24.05.2024, 11:56
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Si tratta di reperti archeologici di grande importanza, precisa l'Ufficio federale della cultura (UFC) in una nota odierna, aggiungendo che sono parte del patrimonio mesopotamico e sono tra i beni culturali iracheni più a rischio.
Sono stati consegnati dalla ministra della cultura Elisabeth Baume-Schneider al ministro iracheno degli affari esteri Fuad Hussein presso l'UFC, nell'edificio che ospita la Biblioteca nazionale svizzera, dove è possibile vederli eccezionalmente in mostra fino al 7 giugno.
Due grandi rilievi assiri risalenti all'VIII secolo a. C. provengono dal sito archeologico di Nimrud-Kalhu. Sono stati scoperti nel palazzo centrale durante gli scavi ufficiali e poi esportati illegalmente in una data e in circostanze sconosciute.
I dettagli
Il primo è stato rinvenuto tra il 1846 e il 1847. Proviene dal doppio fregio monumentale relativo al regno di Tiglath-Phalazar III (745-722 a. C.). Mostra soldati assiri che deportano le divinità di Babilonia e la sua popolazione. Insieme al rilievo che gli stava vicino, conservato al British Museum, costituisce la più antica scena di deportazione conosciuta.
Il secondo rilievo, riportato alla luce nel 1976, presentava un doppio registro di dignitari armati separati da un'iscrizione cuneiforme, delimitato a destra da un albero della vita, simbolo della regalità. Secondo l'UFC, è stato deliberatamente rotto, probabilmente con l'intenzione di venderlo. La parte restituita all'Iraq raffigura un singolo dignitario armato di scudo e che brandisce una lancia, sopra l'iscrizione, che non è ancora stata decifrata
Il terzo reperto è un frammento di un busto reale, risalente al II-III secolo, originario dell'antica città di Hatra, nei pressi dell'odierna Mosul. È stato scoperto durante gli scavi del 1959.
Si tratta della quinta restituzione di beni culturali all'Iraq da parte della Svizzera dal 2005, e di gran lunga la più importante, osserva l'UFC. I due Paesi hanno firmato la Convenzione dell'UNESCO del 1970 che mira a proibire e prevenire l'importazione, l'esportazione e il trasferimento illecito di reperti di questo tipo.