Infezione devastanteL'insegnante pensa di avere l'influenza, ma perde braccia e gambe
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10.3.2024
Una polmonite si è trasformata in un avvelenamento del sangue in una donna americana di 51 anni, la quale pensava che i sintomi fossero quelli di un semplice raffreddore. Alla fine i medici hanno dovuto amputarle gli arti.
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10.03.2024, 00:04
Gabriela Beck
Hai fretta? blue News riassume per te
Un'insegnante statunitense ha dovuto subire l'amputazione della gamba e dell'avambraccio dopo aver contratto un'intossicazione del sangue.
Inizialmente i sintomi non erano affatto diversi da quelli di un semplice raffreddore.
Durante una gita scolastica, nell'aprile del 2023, l'insegnante di liceo texana Sherri Moody non si sente bene. Pensa che sia in arrivo l'influenza.
Ma i sintomi peggiorano: le vengono febbre alta, vomito e problemi respiratori. La 51enne chiede al marito di accompagnarla al pronto soccorso dell'ospedale.
E questo le è successo per la prima volta nella sua vita, come racconta all'emittente statunitense Today: «Ero molto sana e in forma. Mangiavo bene e facevo esercizio fisico».
La situazione peggiora velocemente
In ospedale, la sua «influenza» si rivela essere una polmonite doppia causata da un'infezione da streptococco. L'infiammazione all'interno del corpo di Moody si trasforma presto in una pericolosa setticemia e la donna entra in shock settico.
I reni e i polmoni iniziano a cedere e la donna deve essere posta in coma indotto. Le vengono somministrati farmaci per combattere la bassa pressione sanguigna, che pompano il sangue negli organi, a scapito della circolazione nelle estremità.
Nel giro di pochi giorni, gli arti della moglie cominciarono a cambiare colore, ricorda il marito. «Ho visto letteralmente morire i piedi e le mani di mia moglie», racconta David Moody all'emittente statunitense. «Erano neri e mummificati».
Una difficile riabilitazione
Nel giugno 2023 le gambe dell'insegnante sono state amputate sotto il ginocchio e a luglio è stata la volta delle braccia a partire dai gomiti.
Dopo quattro mesi di ospedale e un mese di riabilitazione, Sherri ha potuto tornare a casa. Ma successivamente ci sono state ulteriori complicazioni e operazioni.
Un'infermiera specializzata in ferite va a casa sua tre giorni alla settimana. È in corso una complicata operazione per combattere la cancrena alle rotule.
Ma Sherri Moody non si lascia abbattere da tutto questo. «Sono molto più forte di quanto avessi mai pensato. Ho solo scelto di essere felice».