ZURIGO
Processo sospeso per Harald Naegeli: l'artista di 77 anni, noto a livello internazionale come lo "sprayer di Zurigo", è ricomparso oggi in tribunale per i graffiti realizzati nella città sulla Limmat fra il 2012 e il 2013.
La difesa dovrà ora cercare un accordo con la parte lesa: l'azienda cittadina dei rifiuti.
A 40 anni dai fatti che lo portarono in carcere, Naegeli era nuovamente chiamato a rispondere, davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo, di ripetuti danneggiamenti per un ammontare complessivo di 9200 franchi.
A denunciare l'artista è stata l'azienda cittadina per lo smaltimento dei rifiuti ERZ (Entsorgung und Recycling Zürich), per i costi sostenuti per ripulire 25 graffiti comparsi fra il 2012 e il 2013 in vari punti della città. Il Ministero pubblico chiedeva nei suoi confronti una multa di 10'000 franchi e una pena pecuniaria pari a 189'000 franchi.
Dopo la requisitoria dell'accusa, l'arringa della difesa e la presa di posizione finale dell'accusato, che con toni teatrali ha formulato il suo "J'accuse!" contro il Ministero pubblico, reo a suo dire di voler distruggere o rendere invisibili opere d'arte realizzate nello spazio pubblico, il dibattimento è terminato verso mezzo giorno con la sospensione decisa dal giudice.
Il giudice ha chiesto all'avvocato della difesa di contattare i responsabili di ERZ per sedersi al tavolo e cercare un accordo. Se l'azienda dei rifiuti ritirerà la sua denuncia anche il processo potrà essere archiviato, ha spiegato il giudice.
Harald Naegeli si fece conoscere negli anni '70 per i graffiti filiformi disegnati con una bomboletta spray su muri e monumenti di Zurigo. Il suo vero nome rimase a lungo ignoto: fino a quando nel 1979 fu arrestato da un poliziotto mentre "imbrattava" un muro.
Questa volta a incastrarlo è stata - secondo quanto ha affermato il procuratore - una telecamera nascosta installata dalla polizia che all'alba del 24 dicembre 2013 lo ha filmato mentre con una bomboletta spray disegnava un pesce su una scala che porta alla cattedrale "Grossmünster".
L'artista è arrivato oggi in tribunale sorridente con una bicicletta. Era accompagnato dalla sua curatrice Susanne Anna, che a Düsseldorf (D) sta allestendo una mostra dal titolo "Il processo" (Der Prozess). "Nägeli è il padre della Street Art e fa arte nello spazio pubblico", ha dichiarato la curatrice ai giornalisti riuniti davanti all'aula del tribunale. "Visti gli antecedenti, non mi sorprende che si sia tenuto questo dibattimento".
Condannato nel 1981 a una multa e a nove mesi di prigione, Harald Naegeli si rifugiò in Germania, ma in seguito ad un mandato d'arresto internazionale si consegnò alle autorità svizzere. Nel 1984, dopo aver scontato sei mesi di carcere, tornò "in esilio" a Düsseldorf.
I disegni dello "sprayer" hanno trovato molti estimatori, soprattutto in Germania. I suoi lavori hanno entusiasmato artisti come Joseph Beuys e politici come Willy Brandt. Il suo caso finì anche sulla prima pagina del quotidiano del Partito comunista cinese.
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