Long Covid Long Covid: sono 1800 le richieste pendenti all'Assicurazione per l'invalidità (AI) svizzera

hm, ats

22.1.2022 - 13:30

Il Long Covid è una malattia ancora tutta da studiare.
Il Long Covid è una malattia ancora tutta da studiare.
Keystone

Circa 1800 persone si sono annunciate in Svizzera nel 2021 all'Assicurazione per l'invalidità (AI) a causa del cosiddetto Long Covid, vale a dire i problemi persistenti dovuti a un'infezione di Covid.

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Si tratta del 3,6% di tutti i primi annunci all'AI sull'arco dell'anno, spiegano in un articolo odierno Luzerner Zeitung e testate a essa legate sulla base di dati dell'Ufficio federale della assicurazioni sociali (UFAS).

Poco più del 70% delle iscrizioni riguarda persone dai 46 ai 65 anni. Gli altri provengono da pazienti più giovani, ha detto a Keystone-ATS il portavoce dell'UFAS Rolf Camenzind. Le persone interessate denunciano sintomi quali estrema stanchezza, mancanza del respiro e difficoltà di concentrazione.

Alcuni ricevono già una pensione AI. Nel loro caso si tratta di determinare se il Covid-19 abbia portato a nuove disabilità e se il grado di inabilità al lavoro debba essere adeguato.

«Solo una piccola percentuale si è presentata all'AI»

Una prima richiesta all'AI non significa però che verrà corrisposta automaticamente una pensione. L'AI cerca innanzitutto di reintegrare la persona nel mercato del lavoro.

Finora, solo una piccolissima parte delle persone con long Covid si è presentata all'AI, ha precisato Camenzind. Si prevede che ne seguiranno molti altri, comprese le persone che non percepiscono più l'indennità giornaliera di malattia dopo due anni.

Christian Salzmann, capo dell'organizzazione di pazienti Long Covid Svizzera, prevede anche un aumento delle registrazioni di AI. Molte persone colpite, a suo avviso, non si sono ancora annunciate perché temono di dover affrontare complicazioni amministrative.

Coaching per il reinserimento

Molte persone in contatto con l'organizzazione si sono ammalate durante la prima e la seconda ondata e quindi sono direttamente interessate all'imminente fine del pagamento delle indennità giornaliere in caso di malattia.

L'AI raccomanda ai pazienti di annunciarsi dopo sei mesi di inabilità al lavoro. L'organizzazione Long Covid Svizzera ha già esperienza nel reinserimento. Per Salzmann le prime esperienze sono positive: «È importante trovare un equilibrio tra il reinserimento professionale e gli aspetti sanitari».

Sul piano politico, il funzionario chiede che la Confederazione istituisca un registro nazionale per il Long Covid. Ciò consentirebbe di documentare sistematicamente i casi e di adattare le terapie. Ma la scorsa settimana la Confederazione ha respinto l'idea di un tale registro.