A Genova A Genova 7 giorni di eventi per i 150 anni dalla morte di Giuseppe Mazzini

SDA

10.3.2022 - 15:20

Giuseppe Mazzini (1805-1872) ha fondato nel 1834 a Berna la "Giovane Europa"
Giuseppe Mazzini (1805-1872) ha fondato nel 1834 a Berna la "Giovane Europa"
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Genova celebra Giuseppe Mazzini a 150 anni dalla morte con una settimana di eventi dal 10 al 17 marzo.

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Si inizia al Museo del Risorgimento, con l'annullo filatelico di un francobollo speciale di Poste Italiane, in contemporanea con Pisa, e poi un'inedita analisi grafologica sulle lettere di Mazzini a cura di Maria Teresa Morasso. Verrà poi presentato il percorso espositivo dedicato alle lettere autografe conservate in gran copia nel museo del Risorgimento. In sottofondo le note della chitarra di Mazzini, anch'essa conservata in museo e suonata dal maestro José Scanu.

Il 14 marzo al teatro Carlo Felice la Filarmonica Sestrese accompagnerà il soprano Elisabetta Isola e il pianista Alberto Perfetti, diretti dal maestro Matteo Bariani, in brani legati alla nascita dell'Unità d'Italia. Ospite della serata, la cantautrice Maria Pierantoni Giuia.

La settimana si concluderà al cimitero monumentale di Staglieno. Sulla tomba di Mazzini verrà deposta una corona. Ad accompagnare la cerimonia, l'inno nazionale eseguito dalla Filarmonica Sestrese che fu il primo coro musicale a suonare l'inno di Mameli al suo esordio, nel 1847.

«Questi eventi – spiega l'assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – daranno il via a un percorso di riflessione e memoria sulla figura del patriota genovese, che si concluderà il prossimo anno e che prevede celebrazioni in tutta Italia con la regia del Comitato Nazionale per i 150 anni della morte di Mazzini, istituito dal ministero della Cultura».

Nato a Genova nel 1805, Giuseppe Mazzini, dopo essere stato arrestato per la sua affiliazione alla Carboneria, già nel 1831 andò in esilio, trascorrendo la maggior parte della sua vita all'estero. Figura di spicco del Risorgimento, soggiornò per complessivamente un decennio in Svizzera, tra l'altro a Grenchen (1835-36) e, dopo il 1848, più volte in Ticino. Nel 1854 visse due mesi a Küsnacht (ZH), dove nel settembre di quell'anno inviò una lettera aperta al Consiglio federale per protestare contro il trattamento riservato ai profughi politici.

Nella primavera del 1869, quando un complotto repubblicano a Milano suscitò malumori diplomatici tra la Svizzera con la giovane monarchia italiana, Mazzini fu espulso per l'ultima volta da Lugano. Morì a Pisa nel 1872. Della Confederazione Mazzini apprezzava l'ordine liberal-repubblicano, ma rifiutava il federalismo e la neutralità (www.dss.ch).