Mostra Banksy alla stazione di Milano, ma... senza copyright

SDA

2.12.2021 - 15:16

Un'opera di Banksy apparsa a Bristol nel 2020.
Un'opera di Banksy apparsa a Bristol nel 2020.
Keystone

Una performance artistica che riproduce le opere di Bansky anche sui muri a grandezza pari, o quasi, a quelle originali, che sono state rubate, distrutte o vendute a caro prezzo.

2.12.2021 - 15:16

Questo vuole essere The World of Banksy-The Immersive Experience, la mostra che dal Teatro Nuovo di Milano si è spostata sino al 27 febbraio nella Stazione Centrale nel capoluogo lombardo.

Negli spazi cui si accede dalla galleria dei mosaici si snoda un percorso che si è arricchito di 30 nuove opere, buona parte su pareti e muri come l'impressionante muro di Betlemme riempito di graffiti di denuncia dal vero Banksy e riprodotti a Milano da street artist locali.

«La mostra vuol essere un viaggio fra diverse geografie dove Banksy ha realizzato le sue opere nei luoghi più inaspettati: Regno Unito, Francia, Usa, Australia, Mali e muro di Betlemme che separa Israele della Palestina. Ma si può viaggiare anche nel tempo perché molte opere sono state rubate, distrutte, vendute. Abbiamo cercato di riprodurle riproducendo gli stencil ma anche i muri», ha spiegato il curatore della mostra, Manu De Ros.

«Banksy non autorizza, ma non impedisce una mostra come questa»

Il nuovo allestimento si è arricchito di immagini e video nonché delle opere recenti degli ultimi due anni, con l'obiettivo di essere il più possibile immersivo.

Il curatore esclude che le riproduzioni, accompagnate da un catalogo e dal merchandising, possano suscitare problemi di copyright come era avvenuto oltre due anni fa per un mostra su Banksy, al Mudec, altro spazio milanese dove peraltro ha aperto da poco l'esposizione di uno street molto meno blasonato, ma in originale (e con ingresso gratuito contro i 14,5/16 euro dei biglietti per The World of Banksy), Tvboy.

«Banksy non autorizza, ma non impedisce una mostra come questa. Non distorciamo il messaggio di Banksy ma lo stiamo trasmettendo in modo diverso», spiega De Ros. Dopo Milano gli organizzatori di The World of Banksy, che sempre rinnovandosi in quattro anni ha toccato molte città europee, puntano a spostarsi a Torino.

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