MusicaMusica: il padre di Britney Spears rinuncia a esserne il tutore
SDA
13.8.2021 - 09:39
Il padre della cantante Britney Spears lascerà il suo ruolo di tutore dei beni della figlia: lo riferiscono media statunitensi, che hanno visto documenti che lo indicano. La decisione metterebbe fine ad un'aspra battaglia legale tra genitore e figlia.
13.08.2021, 09:39
13.08.2021, 10:36
SDA
Britney, 39 anni, aveva avviato un'azione in tribunale per liberarsi dalla 'tutela' del padre Jamie, che secondo lei non era che una forma di «abuso».
Gli avvocati del padre avevano annunciato opposizione, negando che le cose stessero come diceva la popstar di «Oops I did it again». TMZ e Variety hanno però rivelato oggi che Jamie lascerebbe il suo ruolo, secondo documenti legali visionati.
Botta e risposta
Il legale della cantante, Mathew Rosengart, ha presentato dei nuovi documenti al giudice in cui indica gli stati d’ansia e i disturbi del sonno della 39enne causati dalla presenza del genitore.
Come riporta il TMZ, l’avvocato di Jamie replica: «Non ci sono, di fatto, motivi validi per sospendere o rimuovere il signor Spears dal suo ruolo di tutore del patrimonio… Ma dato che è diventato un bersaglio incessante di attacchi ingiustificati, è convinto che continuare una battaglia pubblica con sua figlia riguardo al suo servizio come tutore non sarebbe nel suo interesse».
Il team del 69enne si impegna dunque a collaborare con la Corte e con Rosengart per l’immediata sostituzione.
Sotto tutela da 13 anni
La tutela è stata istituita nel 2008, dopo il crollo psicologico della star di «Toxic».
«(Britney, ndr) Non stava soffrendo solo mentalmente ed emotivamente», continua il legale di Jamie. «Stava anche venendo manipolata dai predatori ed era in crisi finanziaria. Il signor Spears è accorso per proteggerla».
La stessa cantate ha di recente testimoniato contro suo padre e il suo team manageriale.
«Mi costringono ad andare in analisi tre volte alla settimana e da uno psichiatra… credo che questa tutela sia abusiva, non riesco a vivere appieno la mia vita, ho bisogno del vostro aiuto», aveva detto al giudice. «Mio padre e chiunque sia coinvolto in questa tutela… dovrebbe essere in prigione».