Incidenti Nave da crociera contro un battello a Venezia

ATS

2.6.2019 - 12:43

Nave da crociera a Venezia (foto: archivio)
Nave da crociera a Venezia (foto: archivio)
Source: KEYSTONE/AP/ANDREW MEDICHINI

Una nave da crociera si è scontrata domenica mattina con un battello turistico a Venezia, nel canale della Giudecca.

La Msc 'Opera', 65mila tonnellate, ha tamponato la poppa del 'lancione' che si trovava già in attracco al molo di San Basilio, creando il panico tra i passeggeri che scendevano a terra e causando 4 feriti, tutti per contusioni lievi. I quattro sono stati portati in ospedale.

Subito sul posto sono giunti i mezzi di soccorso, delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, e la navigazione è stata interrotta. L'incidente è avvenuto sotto gli occhi di molti veneziani e turisti che si trovavano sulle rive o su barche in navigazione nel canale.

Nei video amatoriali, subiti finiti sui social, si vede il 'gigante' senza controllo proseguire verso la riva fino incocciare con la banchina, e poi con la poppa del «River Countess», una barca adibita a crociere sui fiumi e sulla laguna.

Sarà l'inchiesta a stabilire le cause dell'incidente. Ma una prima versione arriva dalla società che forniva i due rimorchiatori che guidavano la nave nell'ingresso a Venezia: «La nave aveva un'avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perchè la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais» ha spiegato Davide Calderan, presidente della «Rimorchiatori Uniti Panfido».

Pronta la reazione del ministro Danilo Toninelli: «l'incidente di oggi al porto di Venezia dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo».

Stessa presa di posizione del ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli. E da Venezia il sindaco Luigi Brugnaro ha osservato: «E' l'ennesima dimostrazione che non è più pensabile che nel canale della Giudecca debbano passare le grandi navi. L'abbiamo detto da 8 anni, e chiediamo immediatamente l'apertura del Vittorio Emanuele, il canale alternativo per l'arrivo in marittima».

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