VaticanoIl Papa: «In corso una missione di pace della Santa Sede per l'Ucraina»
SDA
30.4.2023 - 21:18
Una missione riservata di pace della Santa Sede per l'Ucraina. Ne ha parlato papa Francesco, senza dare per ora ulteriori dettagli, durante il colloquio di 20 minuti con i giornalisti sull'aereo di ritorno da Budapest.
Keystone-SDA
30.04.2023, 21:18
30.04.2023, 21:48
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«Credo che la pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare con la chiusura. Invito sempre ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è facile. Lo stesso discorso l'ho fatto con Orban e un po' dappertutto», ha risposto Pontefice alle domande dei giornalisti se i colloqui con Orban e il metropolita Hilarion possono favorire il dialogo con Mosca e il processo di pace.
«Abbiamo parlato di tutte queste cose, non certo di Cappuccetto Rosso. A tutti interessa la strada della pace. Io sono disposto a fare tutto il necessario. Adesso è in corso una missione: per ora non è pubblica, ne parlerò quando sarà pubblica».
«L'incontro con Kirill si dovrà fare»
«C'è in sospeso l'incontro col patriarca Kirill che dovevamo avere lo scorso anno in giugno a Gerusalemme. È stato sospeso per la guerra, ma questo incontro si dovrà fare», ha aggiunto il Pontefice.
«Il metropolita Hilarion è una persona che rispetto tanto – ha affermato il papa, interpellato sull'incontro avuto nella capitale ungherese con l'ex 'ministro degli esteri' di Kirill -. Con lui ho sempre avuto un bel rapporto. Ha avuto la cortesia di venirmi a trovare e poi è stato alla messa. È una persona intelligente, con cui si può parlare. Sono rapporti che è importante mantenere: noi abbiamo la mano tesa con tutti».
«Per quanto riguarda il rapporto con Kirill – ha proseguito Francesco – ci ho parlato una sola volta dall'inizio della guerra, 40 minuti. Poi tramite il metropolita Antonij, che ha preso il posto di Hilarion: tramite lui tengo il rapporto con Kirill».
«Poi con la parte russa ho un rapporto buono con l'ambasciatore presso la Santa Sede – ha aggiunto -, che adesso lascia dopo sette anni. Una persona colta, seria, molto equilibrata. Il mio rapporto con i russi sostanzialmente è con l'ambasciatore».