Accusa di diffamazione Parlò male dei Testimoni Geova, va a processo

ATS

9.7.2019 - 10:27

Secondo la donna alla sbarra, il sistema dei Testimoni di Geova favorirebbe gli abusi sessuali su bambini.
Secondo la donna alla sbarra, il sistema dei Testimoni di Geova favorirebbe gli abusi sessuali su bambini.
Source: KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA BELLA

Una dipendente 48enne di Infosekta, un centro di consulenza sulle sette religiose, è oggi alla sbarra al tribunale distrettuale di Zurigo: deve rispondere di diffamazione nei confronti dei Testimoni di Geova, che sono presenti al processo come accusatore privato.

I fatti contestati risalgono all'estate 2015. In un'intervista pubblicata su sito del «Tages-Anzeiger» e in un comunicato stampa di Infosekta la donna si era espressa in modo critico sul movimento religioso in questione. L'associazione veniva descritta come un gruppo altamente problematico e con un comportamento disumano, che non rispetta la libertà di coscienza e di religione.

Il suo sistema chiuso al mondo esterno e la fede dogmatica che viene promossa favorirebbe gli abusi sessuali sui bambini e il loro occultamento. La donna sosteneva anche che il grande pubblico non fosse a conoscenza delle «gravi forme di violenza» che le persone sperimentano nella comunità religiosa, un'organizzazione che viene percepita all'esterno al massimo solo come un po' antiquata.

Con le sue «dichiarazioni non veritiere» l'imputata ha agito in modo dannoso per la reputazione dei Testimoni di Geova, si legge nell'atto d'accusa. Ha denigrato la comunità parlando di comportamento disonorevole. Il ministero pubblico propone una pena pecuniaria 6000 franchi (60 aliquote giornaliere di 100 franchi).

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